domenica 30 settembre 2007

Bollettino medico

Come previsto in uno dei miei precedenti la convivenza mediata dall'influenza si fa difficile.

Oltre alle continue lamentele sui vicini di casa, che mi possono far solo che piacere, siamo alle richieste strane.

Prof:"Dammi una mano a piegare le lenzuola..."
Prins:"Va bene."

...finito il lavoro, controlla, mi guarda e:

Prof:"Rifacciamo."
Prins:"Perche?"
Prof:"Sono piegate al contrario."
Prins:"Eh?"
Prof:"Ma si, guarda l'orlo a giorno, sono al contrario, e io non stiro le lenzuola al contrario. E soprattutto non le metto nell'armadio al contrario..."
Sango:"Oh signur..."

sabato 29 settembre 2007

Respiri piano

Per lei e per lui, c'è Liv, un vibratore leggermente ricurvo, a 5 velocità, si può appoggiare o ci si può - diciamo - inoltrare. Per chi teme che la batteria si scarichi al momento giusto: dura un'ora e mezzo e si ricarica in una. Prezzo: 109 dollari

Questo è quello che recita la didascalia della foto. Me l'ha mandata l'amico Giulio per caso con un link ad una fotogallery per gente di un certo livello (se usate libero per le mail la trovate sulla home).

Io non aggiungo altro. Trovate voi la soluzione al giochino.

Penso solamente che nel mondo del Rock'n'Roll per avere una "signature" (uno strumento che porta il tuo nome) lo devi saper veramente maneggiare bene.
Lo strumento.

Ah, qualcuno darà la soluzione automaticamente. Se commenta.

ps: io non volevo, mi ha obbligato, lo sai com'è fatto, prima beve, poi mi picchia ed infine mi fotte il cervello. Quando è di spalle lo tramortisco e tolgo il post, shhhhh sta arrivando...

Weeds Terza Serie

Come ormai da tre anni, ogni settimana, questo telefilm mi fa impazzire. Lo metto insieme a "The Shield" e "Nip/Tuck" fra gli imprescindibili.
La mammina spacciatrice è la quintessenza di...tutto.

Gangster Latinos: "Dimmi dov'è la nostra CHIVA!"
Nancy:"Chiva?"
Gangster Latinos:"CHIVA, TIGRE, GOMA, BREA..."
Nancy:"Non capisco..."
Gangster Latinos:"EROIN, chelita...comprende"
Nancy:"Ah, adesso so di cosa parlete...forse..."
Gangster Latinos:"Hai tu la mia CHAPAPOTE?"
Nancy:"Ma quanti nomi avete per...quella cosa?"
Gangster Latinos:"Già, è come gli eschimesi e la neve, vero?"

Weeds, s03e07

Il viaggio è appena iniziato

La prof ha ufficialmente l'otite.
Il prins discenderà i gironi dell'inferno.
Forse non riuscirà a riveder le stelle.

giovedì 27 settembre 2007

Comfortably Numb


Hello,Is there anybody in there?
Just nod if you can hear me
Is there anyone at home?

Come on now
I hear you're feeling down
I can ease your pain
And get you on your feet again

Relax
I'll need some information first
Just the basic facts
Can you show me where it hurts

There is no pain, you are receding
A distant ship's smoke on the horizon
You are only coming through in waves
Your lips move, but I can't hear what you're saying
When I was a child I had a fever
My hands felt just like two balloons

Now I've got that feeling once again
I can't explain, you would not understand
This is not how I am
I have become comfortably numb

I have become comfortably numb

O.K.
Just a little pin prick
There'll be no more aaaaaaaah!
But you may feel a little sick
Can you stand up?
I do believe it's working, good
That'll keep you going through the show
Come on it's time to go

There is no pain you are receding
A distant ship's smoke on the horizon
You are only coming through in waves
Your lips move, but I can't hear what you're saying
When I was a child
I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now
The child is grown
The dream is gone
And.....I have become
Comfortably numb.


Pink Floyd


Ascoltate, ascoltate e ascoltate ancora.
Ascoltate un'altra volta.
Tutto aspettando la fine della favola.

domenica 23 settembre 2007

Favola della buona notte

Su bambini, da bravi, state buoni e distendetevi sui tappeti che la maestra vi racconta una storia.

C’era una volta, non molto tempo fa, in una foresta al limitare di una radura che si distende fino al fiume una comunità d’animali che viveva in pace fra loro.
Tra loro la volpe dal pelo rosso, venuta da una foresta vicina per trovare nuova fortuna. Era appena arrivata ma da subito, con la sua personalità, aveva conquistato gli altri animali che frequentavano le vallate. L’orso tranquillo, che nonostante la sua altezza non guardava mai nessuno dall’alto verso il basso. Era sempre stato un solitario. Ma proprio al tempo dei nostri avvenimenti aveva conosciuto una bella cerva che gli faceva passare più tempo fuori dalla grotta. Come dimenticare poi la piccola lepre. La sua presenza poteva comunicare un senso di vulnerabilità, ma non era così. Aveva denti affilati, era meglio non farla arrabbiare e molti, quando lo dimenticavano, erano riportati rapidamente alla realtà dei fatti. Nel sottobosco poi si aggirava il lupo. Un lupo atipico, senza branco. Come amico un gatto selvatico che ormai si era abituato al focolare ed aveva una vera passione per le carpe, ma non come prede. E come dargli torto, direte voi, sono proprio dei bei pesci…I più maliziosi sostenevano che la vita comoda e le frequentazioni domestiche avevano fatto perdere al lupo l’istinto per la caccia, il fiuto del sangue e il filo alle zanne. Fra tutti questi animali svolazzavano uccelli di tutte le razze, picchi, fringuelli, pettirossi e tutti quanti non la smettevano di cantare quello che vedevano e quello che sentivano. Addirittura si diceva fosse stato avvistato un gallo cedrone arrivato da una lontana isola dove nuotano felici i tonni sott’olio. Ma questa è un’altra storia…
Tornando ai nostri protagonisti dovete sapere che per dividere le spese mensili la volpe e la lepre avevano deciso di andare a vivere insieme. Vi sembrerà strano, due animali così nella stessa tana. Ma a volte la vita supera in immaginazione la fantasia e poi, come già detto, la volpe era veramente simpatica e la lepre di certo non era indifesa. Di sicuro le serate non sarebbero state monotone, soprattutto se gli altri animali passavano per un saluto.
E proprio per alleviare la noia di una di quelle sere la volpe mise mano al suo bagaglio di storie. Così, solo per passare il tempo. Raccontò infatti alla lepre che l’orso andava in giro a spifferare i fatti suoi. Diceva in giro che l’aveva vista mentre si mangiava un topolino, di nascosto, dietro ad un cespuglio di mirtilli. Ma come è possibile, direte voi, le lepri non mangiano i topolini. Infatti non era vero. L’orso, ormai distratto, era completamente estraneo ai fatti e la lepre, come da suo istinto, non gradiva affatto il sapore dei piccoli roditori. Ma ormai la storia aveva fatto iniziare il gioco e la lepre chiedeva in giro perché l’orso dicesse queste cose.
La voce giunse anche alle orecchie del lupo che nonostante la fiacca degli anni non aveva perso tutte le sue caratteristiche di un tempo. Al lupo la cosa sembrò strana e il suo desiderio di seguire la pista fece nuovamente capolino. Per questo andò a trovare l’orso nella sua grotta. E lì gli chiese, tra un sidro e l’altro, se era stato lui a raccontare agli uccellini la storia della lepre. E così venne a conoscere la verità. L’orso, come sempre, era stato zitto e anzi, non aveva visto proprio niente.
Per il lupo fu facile capire il resto. D’altra parte era pur sempre un lontano parente della volpe e i suoi atteggiamenti, che conosceva bene, l’avevano fatto sempre divertire. Decise quindi di ripagare l’amico con la stessa moneta. Una bella storia. “Se lui ha dalla sua la furbizia io dalla mia ho anni di cacce in montagna. E forse mi sono davvero rammollito con questa convivenza pacifica, vediamo se sono ancora abile”. Questo pensava il lupo mentre si recava alla tana dell’amico. Così, proprio prima di uscire, dopo un po’ di sane chiacchiere, chiese alla volpe perché inventava storie sull’orso quando il vento suggeriva storie che lo vedevano protagonista. E cioè che la lepre in segreto, quando lui non c’era, si i incontrava con il cacciatore. Si diceva addirittura che con l’uomo armato di fucile avesse stretto un patto, la morbida pelliccia del coinquilino in cambio della promessa di essere dichiarata specie protetta.
Il lupo salutò e se ne andò per la sua strada come niente fosse, magari non fiero ma ancora capace. La volpe invece…..diciamo che non era così tranquilla e subito cercò di informarsi con la lepre. Il pelo d’inverno gli faceva comodo.
Anche questa volta la lepre rimase sorpresa. Anche questa storia non era vera. Non centrava niente. “Chi ti ha raccontato queste sciocchezze?” chiese.
Infuriata per l’invenzione decise di chiarirsi subito col lupo. Lo raggiunse e lo apostrofò con il più classico “Ma come ti permetti di inventare…”
Ma…ma…

Che tesori, stanno tutti dormendo.
Questa storia la finiamo un altro giorno.

Laundry Service

Ci sono delle ricorrenze che, per quanto banali, possono rendere la quotidianità più piacevole.
Avete mai provato dopo la doccia, quando siete bene asciutti a mettervi dei vestiti appena stirati? La camicia ancora tiepida e inamidata.....favoloso.

Il massimo però è quando la sera sei stanco, stai per andare a letto, sollevi le coperte e ci sono le lenzuola pulite.
Ecco, secondo me, la prima notte nelle lenzuola di bucato non ha uguali.

sabato 22 settembre 2007

La filosofia della catasta

Ritorna ogni anno. Ci sono periodi in cui l’accetteresti. Periodi in cui addirittura l’attendi. In quei periodi resterai con le mani in mano. Quando invece hai altro da fare e nessuno che ti aiuti stai pur sicuro che al risveglio è lì che ti aspetta.


Se non sai camminare non potrai mai correre. Posiziona correttamente la base. La corteccia verso il basso. I pezzi allineati uno vicino all’altro. Lavora su più file contemporaneamente. Quella esterna il più verticale possibile. Quella interna compatta ma riempita agilmente. La fila esterna deve poggiare su quella interna e non il contrario. Dal basso verso l’alto, dall’inizio alla fine.

Chi nasce tondo non può morire quadro. Separa fin dall’inizio i pezzi. Quelli belli tienili per l’esterno, quelli brutti riempiranno nascosti le seconde file (proprio come nelle foto di classe). Quelli perfetti dovranno servire solo per il castello. Ci sono poi quelli nati per essere "sticis" e quelli che con pochi colpi d’ascia lo diventeranno. Raccoglili e mettili da parte.

Fai affidamento solo su di chi, dopo, potrai fare tranquillamente a meno. Le sponde sono utili, accorciano il lavoro. Ma prima o poi, magari dopo molti anni, cederanno e dovrai ricominciare. Fai quindi sempre il castello. Basati esclusivamente sulle tue forze. Rinforza gli angoli.

Quando fallirai sarai solo nel fallimento ma circondato da persone che lo sottolineeranno. Almeno una volta nella vita la catasta crollerà. Magari perché è storta ma vedrai che regge. Magari perché hai corso all’inizio e sovraccaricato alla fine. E quando crollerà ci sarà sempre il tuo vicino a guardare. E ti farà una battuta idiota. Avrai il sangue agli occhi. Ma sarà inutile bestemmiare ed arrabbiarsi. Inutile bestemmiare un dio che non esiste ed arrabbiarti con te stesso porterà solo via del tempo prezioso. Calmati e ricomincia, tanto la dovrai finire comunque da solo.

Pensa ai monaci tibetani. Nel silenzio dei loro monasteri compongono capolavori con la sabbia colorata. Basterà un refolo di vento a cancellare tutto. Costruisci una catasta perfetta. Ritta e solida. Ogni anno meglio e in minor tempo. Entro la fine dell’inverno sarà completamente bruciata.

Ricorda queste semplici regole. Applicale ogni giorno.

venerdì 21 settembre 2007

High Times

Gneeeek.
Tin. Tin.
Gneeeek. Tum.
Shhhhhhhhclick.
Ssssss.
Glglglgl.
Aaahhhhhhhhh.

Dedicato a chi mi preferisce dopo la birra della sera.

Tesoro sono a casa

Come ogni settimana.
Torno a casa dopo giorni di estenuante lavoro.
Come ogni settimana lei è lì. A darmi il benvenuto.
Faccio le scale e la sento. La ventola del mio computer.
Mi accoglie con un sorriso e un "Bentornato a casa amore."

Chi ha bisogno di una donna.

Mani sporche. Incontro con Marco Travaglio

Oggi sono andato a Pordenone.
Senza sbagliare strada.
Ho trovato anche subito parcheggio. E anche il tendone in Largo San Giorgio.

L'avevano fatto anche altre 500 persone prima di me.
Sono rimasto in piedi fuori dal tendone.
Ma almeno io Travaglio lo vedevo mentre parlava.

Forse sull'onda dei V-Day Grilliani. Forse perchè Travaglio è giornalisticamente irresistibile.
O forse perchè la gente vuol sentire un po' di verità.
Fatto sta che c'era tantissima gente, capace di star zitta per almeno un'ora.
Tralasciando i due vecchi alla mia sinistra che dovevano sottolineare ogni intervento con un commento personale. Inutile. Qualunquista. Insopportabile.

Travaglio, questo pomeriggio, ha parlato un po' del suo prossimo libro (appunto "Mani sporche"), del polverone suscitato sui mezzi d'informazione e nel mondo della politica dal V-Day e dell'attualità rivoltante in cui siamo immersi.
Il top è stato raggiunto quando ha risposto all'unica domanda che gli è stata rivolta. Chi lo interrogava lo ha criticato dicendogli che i fatti di cui parla sono opinabili e che fondamentalmente ci ha intrattenuto con della fuffa per tutto il tempo.
Vi lascio immaginere la risposta.
L'ha smontato.

Se vi interessa, "Pordenonelegge" continua fino a domenica.

Al ritorno non trovavo dove avevo parcheggiato l'auto. E mi sono un po' perso in mezzo ai campi.

Adoro i piani ben riusciti.

giovedì 20 settembre 2007

The Simpsons Movie

Ieri sera si va tutti a vedere il film dei Simpsons.
L'attesa era alle stelle. Forse ci si aspettava troppo.
O forse il film non era così spettacolare. Fatto sta che siamo usciti un po' con l'amaro in bocca.
Per quanto mi riguarda lo catalogo fra i "senza infamia e senza lode". Si possono benissimo spendere i cinque euro del biglietto. Ma si possono anche spendere meglio.
Un paio di skatch sono niente male, i disegni sono decisamente migliori rispetto la serie e alla fine Homer se la cava sempre.
Però ci si ricorderà per sempre di "SpiderPork, SpiderPork, il soffitto tu mi spork....."

Mi piace? Era meglio il film di South Park.

martedì 18 settembre 2007

It's Probably Me

Parlavo tempo fa di certe canzoni che raggiungono la perfezione nella loro semlicità.
Secondo me è il caso anche di "It's Probably Me" di Sting.
Inizio di sola sezione ritmica.
Si aggiunge una chitarra blues (e che chitarra blues).
Leggeri movimenti sui piatti della batteria.
Sax senza strafare.
Una fusione perfetta.
Se poi i co-autori sono Michael Kamen (direttore d'orchestra e compositore scomparso nel 2003. Si deve a lui la direzione dell'Orchestra di San Francisco nel disco pietra miliare Sinfonia Metallica) ed Eric Clapton (è sempre in mezzo).....

If the night turned cold
And the stars looked down
And you hug yourself
On the cold cold ground
You wake the morning
In a stranger's coat
No-one would you see
You ask yourself, 'Who'd watch for me?'
My only friend, who could it be?
It's hard to say it
I hate to say it
But it's probably me

When your belly's empty
And the hunger's so real
And you're too proud to beg
And too dumb to steal
You search the city
For your only friend
No-one would you see
You ask yourself, Who'll Watch For Me?'
A solitary voice to speak out and set me free
I hate to say it
I hate to say it
But it's probably me

You're not the easiest person I ever got to know
And it's hard for us both to let our feelings show
Some would say
I should let you go your way
You'll only make me cry
If there's one guy, just one guy
Who'd lay down his life for you and die
It's hard to say it
I hate to say it
But it's probably me

When the world's gone crazy, and it makes no sense
And there's only one voice that comes to your defence
And the jury's out
And your eyes search the room
And one friendly face is all you need to see
If there's one guy, just one guy
Who'd lay down his life for you and die
I hate to say it
I hate to say it
But it's probably me

I hate to say it
I hate to say
But it's probably me
I hate to say it
I hate to say
But it's probably me
I hate to say it
I hate to say
But it's probably me

Sting
Me la dedico da solo. Perchè oltre a piacermi oltre ogni limite, con l'occasione del post me la sono letta per benino...e il testo mi da quasi fastidio.

domenica 16 settembre 2007

Bushido paranoia

Dopo esser stato in stazione vado a far un giro…
Bhmgfd risponde il divano, penso voglia dire va bene.

Inizio la salita con passo sciolto, meglio non strafare.
Completo le quindici tappe asfaltate. Un po’ di stretching e inizia lo sterrato. L’ascesa non è molto lunga. L’ho fatta altre volte. Quando ero alle medie in parte anche di corsa. L’andata mi porterà via circa tre quarti d’ora. Arrivato al tornante panoramico sono già un po’ stanco. Strano. Mi fermo due secondi. Riparto. Una fitta al diaframma.
Mi siedo su un sasso e fisso il vuoto. O il tutto, perdonatemi, non sono un esperto nel riconoscere le palesi differenze.

Penso.
Penso che solo due mesi fa la facevo tutta una tirata. La mattina, quando non riuscivo a stare a letto. Forse è colpa della cofana di tagliatelle a pranzo mi dico. Forse del provolone. Ma è strano, ho mangiato anche l’insalata che fa digerire. Forse è colpa delle mutande che strizzano un po’ il quadrante anteriore destro. Forse invece è solo cambiato qualcosa. Lo status quo si è mosso. Non c’è più la rabbia di luglio. Faccio i conti con me stesso ogni mattina. Ogni sera prima di dormire. Uno più uno ricomincia a fare due. Certi conti non torneranno mai. Mi ci devo abituare. Ho raggiunto un piccolo traguardo dopo un impegno inusuale. Inizio a provare empatia per qualcuno che non ce l’ha fatta ma ha reagito da uomo. Sto tornando ai mesi passati. A giugno, a maggio, indietro, fino all’anno scorso. Quando ci si conosceva meno. Anzi forse non ci si conosceva. Quando era piacevole scherzare. Stanno tornando quei momenti.
I polmoni finalmente sono calmi. Sono bastati solo tre minuti. Riparto.

Dopo l’ultima erta incontro un nuovo amico.
Che strano, proprio un faggio. Mi ci appoggio. Ha ragione lo scrittore alpinista. E’ lui l’operaio del bosco, mi sopporta senza fiatare. La leggiadra betulla si sarebbe spostata per la paura che io la possa affossare. Mi ritornano in mente le parole di una persona saggia. Diceva: vorrei avere la mente di un intellettuale nel corpo di un uomo d’azione, e non il contrario. Io vorrei essere Michelangelo Buonarroti. Vorrei essere Ogami Itto. Il maestro Nekoofar. Edward Bunker…
Manca ancora poco alla sella.

Finalmente arriva il piano.
Sono in cima. L’ultima volta che sono stato qui il sole sorgeva alla mia destra, sopra la valle sottolineata dall’autostrada. Ora il sole sta tramontando alla mia sinistra, dietro le montagne. Respiro a fondo. I muscoli si rilassano. Mi viene una strana idea. Sono anni che non lo faccio. Anni. Lo faccio lentamente, senza forzare. Vediamo se me lo ricordo ancora. Bassai Dai. E’ un rito di passaggio. Lo chiedono a tutte le aspiranti cinture nere. Lo porto a termine senza interruzioni. Piano ma col giusto ritmo. Le infinite ripetizioni riaffiorano, senza doverci pensare. Guardo a terra. Sono tornato dove ero partito.
Un mezzo sorriso. Di sbiego.

Il tempo non è né buono né cattivo consigliere. Ti parla e basta.
Il ritorno è tutta discesa.
Fino a casa.


ps: e le prof d'italiano dicevano che non ho fantasia. Ah...

Colin McRae? He was Flatout...



Colin McRae, 5 agosto 1968, 15 settembre 2007, World Rally Champion 1995.

"Rally Champion Colin McRae dies with son in helicopter crash.
THE former rally driving champion Colin McRae was killed and his five year-old son feared dead in a helicopter crash yesterday afternoon. The aircraft came down in Jerviswood, Lanarkshire, half a mile from the family's home and burst into flames just after 4pm." Tom Gordon
Times on-line

Io me lo ricorderò sempre mentre piglia a calci l'auto...

sabato 15 settembre 2007

Skjhflvhwvhelàfslnvòv

Aeòwlvhwàlvhblà dvbàsdlknvcàlq dshvàwqihbvc làsdncàlsadnvàlsdh bvsdknvàlòò wjwqjbv òwbvb vweoifh àwihvèowh vèwqvèihweèvihwei hvfwhvsdhbvhv èoevàlkwdnvàah wqoeh cèwobvèo w weèiovhnwèei hvèwohvèwovhwevhwp ievhwih evwihvwi v+pwievwheip ipwe

Rallentiamo un attimo.
Da un'ora non riesco a pensare ad altro, non so come esprimermi.
L'uomo nella foto (che con quella posa mi smuove anche un po' il sangue) è Diego Cajelli.
Per chi frequenta anche minimamente il mondo dei fumetti non sarà stato un problema riconoscerlo.
Per tutti gli altri guardate qua: diegozilla.blogspot.com
Sappiate che è uno dei miei sceneggiatori preferiti e dalle pagine del suo blog c'è sempre da imparare. Che è meglio!

Vicino alla sua foto (come sempre ingrandibile) ho copiato la sua risposta ad una mia mail.
Ne sono profondamente onorato e me ne vanterò a vita.
(mi alzo da tavola e dico: "oggi sparecchiatela da sola, sono famoso!", una padellata mi ha riportato alla normalità)

Su verbi e virgole scattano crisi di panico come una ragazzina davanti a Scamarcio?
Davanti alla mail di Diego mi sento come una ragazzina deflorata da uno Scamarcio che canta come Gigi D'Alessio nel backstage di Amici!
Per calmarmi mi son mangiato un salame. Vivo!

Il link lo aggiungo qui a destra ad imperitura memoria.

Pontebs, foresta amazzonica


12.09.2007 - Nuova ordinanza del sindaco.
Dopo accurate analisi su campioni prelevati in data 06.09.2007 l'acqua di Pontebs viene dichiarata non potabile (evitate facili battute del tipo: si vedono gli effetti).
Si invita la cittadinanza a consumare solo acqua imbottigliata (magari acquistata nel market del vicesindaco) e a bollire l'acqua del rubinetto.
Ma e per lavare frutta e verdura?
Ma e per lavarsi i denti?
Io per precauzione mi faccio il bidet con la Coca Cola senza caffeina.
Che poi divento nervoso.

Per festeggiare l'avvenimento (e per la parcondicio) il padrone dell'altro market di Pontebs indice la "Festa della Tristezza".
Un tavolino fuori dal suo negozio con del formaggio in vendita (e un cartello recitante "Formadi di mont" che fa molto prodotto rustico), musica linden und zozzen per l'atmosfera, tre balle di fieno, e un rimorchio con delle mucche dentro.
Il tutto per la gioia dei genitori dei bambini, obbligati a presenziare (tre bambini, tre genitori perchè...cara...vai tu...che ho altro da fare...piuttosto tinteggio il salotto).

Enjoy Kerin

Vi serve una disegnatrice che i tasti Talento e Buongusto in Photoshop non li trovate?
Vi serve una musicista che questa strana lunga chitarra che però ha solo quattro corde non la sapete suonare?
Vi serve un bicchiere di menta che vi siete persi fra le pannocchie?

Ho quello che fa per voi:

www.enjoykerin.com www.enjoykerin.com www.enjoykerin.com

ps: grazie del link, ci passi sopra la freccette e...ta daaaa...sorpresa, favoloso.
ps2: il collage è fatto con paint di windows, lo so, non è professionale, ma a Pontebs si fa così.

Un consiglio per tua moglie



Questo, come il video precedente, mi fa morir dal ridere.
Di solito Marco Travaglio mi indispone, nel senso che davanti ai fatti mi arrabbio, mi prudono le mani, devo alzarmi in piedi...
Veramente, è brutto quando si scopre la potenza della verità dei fatti.
Facendo il confronto con gli altri questi due sono quasi un diversivo, puro divertimento.

Lo dedico a Nicola che lo cercava, e che si sta per sposare.

Se sei giù fai come me: riguarda il video del mausoleo o i consigli sul divorzio.

venerdì 14 settembre 2007

I miei eroi 1

Adoro "Top Gear", trasmissione inglese di motori.
E adoro i suoi tre presentatori: Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May.
Sono inconcepibilmente folli, oltre ogni limite, vedere per credere.
Per presentarli ho scelto l'ultimo speciale del programma, una sfida fra natura e macchina per raggiungere il Polo Nord.
Chi ha vinto?
Un'automobile non ha mai raggiunto il Polo.
I cani sono usati da sempre per queste spedizioni.
Se poi avete visto altre sfide di Top Gear sapete come vanno a finire...

Come sempre cliccando sull'immagine la potete ingrandire, e si legge come una striscia.
Vi prego...aiutatemi...questi collage stile fotoromanzo stanno diventando una droga.

Déjà vu

L'altra mattina stavo guardando una pietra miliare.
"MacGyver".
Un, se non Il, classico anni '80 della mia generazione.
Era la puntata in cui doveva recarsi a Budapest per cercare un orologio contenente una lista di spie che non doveva cadere nelle mani dei sovietici.
Trovato l'orologio mette in atto una rocambolesca fuga a bordo di tre Mini Cooper insieme a dei membri della resistenza.

Il problema sorge però quando non hai più nove anni e hai visto un paio di film oltre a "Chips" e l' "A-Team".

Infatti tutta la sequenza della fuga è un (dis)abile rimontaggio dell'inseguimento de: "Un colpo all'italiana" (1969, The Italian Job) con Michael Caine.
Ora: io sarò fissato, ma era veramente troppo palese, dovevo dirlo a qualcuno (Totem ricordi?).
Ingrandite l'immagine per gustarvi le "sottili" somiglianze.
L'unica cosa che può giocare a loro favore è che, per un americano medio, fra italiano e magiaro non ci sono differenze (magiaro? what? mangiaro si, spagetti...scusate l'idiozia).

Questa tecnica delle sequenze riportate tali e quali l'avevo vista solo nei film turchi.
Per me è un complimento.

giovedì 13 settembre 2007

Chi mi sta in culo 1

Inauguro così una nuova rubrica.
Martedì per affrontare il viaggio in treno compro un giornale in stazione.
Si chiama "Internazionale", è un settimanale e raccoglie il meglio dei giornali di tutto il mondo.
(lo so sono vecchio)
Ci sono diverse rubriche interessanti fra cui le recensioni dei libri ad opera di Nick Hornby (e non della parrucchiera sotto casa), ci disegna sopra Gipi e c'è un cruciverba in cui ho inserito 9 risposte su 58 definizioni (ora penso di non essere il primo venuto ma...sticazzi). Ci sono anche diverse vignette di satira e il Graphic Journalism dell'immenso Danijel Zezelj.

Fatta un po' di buona pubblicità passo alla rubrica Ebay curata da Luca Sofri.
E' una merda.
Fine recensione.

Il "figlio di" non mi è mai stato simpatico, anzi. Quando era in tv con Ferrara trovavo più simpatico (o mio dio non lo dire) il direttore del Foglio. Ora, cercando di dargli una seconda opportunità (me l'ha chiesta lui, non si capacitava e mi telefonava la notte), leggo quello che scrive. E non lo sopporto.
Sta parlando di collezioni di stampo moderno come ad esempio bustine di zucchero, salviette, targhe d'auto....
Ma essendo un insopportabile radical chic con la testa infilata nel culo deve porsi la domanda su dove siano finite le collezioni "normali" come i francobolli. Citiamolo:

"Ci sono ragazzini, là fuori, che collezionano francobolli? [...]
E soprattutto, c'è ancora qualcuno che colleziona farfalle? E le acchiappa con il retino?
[...] Una volta si diceva, a scopo riproduttivo, -sali a vedere la mia collezione di farfalle?-(o le stampe cinesi anche). -Che impressione, una raccolta di animali morti-, ha commentato mia moglie, rapita dalla modernità, quando le ho detto che volevo comprare su eBay due belle teche da otto farfalle per 19 euro l'una." Internazionale, pag91

A scopo riproduttivo? Stampe cinesi? E' un miracolo che hai una moglie.

Mi sta in culo perchè sua moglie è Daria Bignardi.

Il cerchio dell'amicizia



Ho raccontato più volte questa storia.
Ecco la versione originale dalla bocca di Marco Travaglio.
Un solo indizio: si parla di un mausoleo in stile Assiro-Milanese

mercoledì 12 settembre 2007

Buon complemese back to pontebs

Primo mese di blog.
E' durato fin troppo.

La foto non centra niente.
Sfogliando le foto archiviate in bagno ho trovato un sacco di roba vecchia.
Questa è stata fatta anni fa al cantiere del metanodotto.
Io e il tizio ripreso ci andavamo a fare i giri la domenica con la Panda (need commenti dalla tecnico della sicurezza).
Quella domenica pioveva, c'era poca luce e avevo la macchina fotografica.
Di suo fa abbastanza cagare ma a me piace un sacco.
Sembra una di quelle foto da giornale scandalistico, sfocata e sgranata.
Sembra un esoscheletro tipo quelli di Matrix Revolution.
O solo uno scemo che fa finta di sollevare un contrappeso.

E' l'Uomo Con La Forza Ma Non La Ragione.

Adenoidi

Stamattina risveglio il PC dallo standby (PC inteso come Personal Computer, l'altro...) e accedo al blog di Daniele Luttazzi (il link è nella colonna a destra alla voce Barracuda).
Non lo frequento con assiduità perchè i suoi post sono molto rari e preferisco avere una sorpresa ogni tanto piuttosto che una delusione giornaliera.

Sorpresa, post nuovo e sui V-Day di Beppe Grillo.
Quello che scrive l'inarrivabile Luttazzi (lo chiamo così per non demoralizzarmi) come sempre è una bastonata all'intelletto. Sei costretto a ragionare, a sforzarti di capire quello che scrive, a guardare il tutto e ogni singolo particolare per non farti sfuggire nulla della sua arte (esempio: notate come intitola i punti dell'elenco).

Stuzzicato dall'autore corro in bagno.
Perchè in bagno tengo le fotografie (non chiedetemi perchè).
E trovo la foto scattata con lui a Trieste dopo uno spettacolo.
Sembriamo due pazzi.

E poi c'è la copia di "Adenoidi" che mi ha autografato.
Sulla pagina che ha firmato (ingrandite l'immagine cliccandoci sopra) è riportata la dicitura "Le copie firmate dall'Autore sono da ritenersi contraffatte".
Aveva apprezzato molto.

martedì 11 settembre 2007

Gipi. La "vita" tra le pagine

Domenica scorsa sono andato alla presentazione della mostra -Gipi. La "vita" tra le pagine- a Monfalcone.
Ci sono andato con Elisa e Seba e se volete rimarrà aperta fino al 7 ottobre.
Ed è gratis.

Per chi non lo sapesse Gipi è uno dei più famosi artisti italiani, vincitore di svariati premi, e, ora che l'ho sentito parlare, persona favolosa.
Infatti alla presentazione c'era anche l'autore.
Ha parlato per circa un'ora rispondendo a diverse domande sulla sua vita e sui suoi lavori e poi s'è concesso a numerose dediche ai presenti.
Qua sopra potete vedere la mia. Cioè quella che ha fatto solo per ME. Diversa da tutte le altre.

Oltre alla palese somiglianza con Manu Chao mi hanno colpito un sacco le sue parole.
Soprattutto quando accennava alla sua vita passata, alla provincia, alle compagnie poco edificanti, alle incazzature dei genitori, al rapporto con suo padre.

Poi vederlo disegnare è indescrivibile...

Dovere di cronaca

Giusto così, per il gusto dell'informazione.
Per i miei affezionati
Alla fine ho preso 20 in fisica tecnica.
Quindi comunque sarebbe un altro "al primo colpo".
Winnie doveva essere magnanimo.
Oppure ha funzionato la raccomandazione da parte di una certa tirocinante che l'ha frequentato svariate volte in passato.

Ora il dubbio è amletico come direbbe il Bardo (o come ha detto):
Rifaccio lo scritto sperando in un voto migliore o faccio l'orale partendo dal basso?

Forse per iniziare è meglio che io studi comunque tutto, novembre arriva in fretta e solo allora si vedrà.

Ah, dimenticavo, caro Winnie: se scrivo "Marco MELCHIORRE DI CRESCENZO" la differenza sottolineata con le maiuscole dovrebbe significarti qualcosa......sono stufo di vedere tabelle con:
Nome: Melchiorre
Cognome: Di Crescenzo

lunedì 10 settembre 2007

I'm So Happy I Can't Stop Crying

In risposta alla mail di qualcuno che quando gli chiedo di raccontarmi una storia lo fa sempre scelgo una canzone (ma non centra mia moglie) che mi fa sempre sorridere:


Seven weeks have passed now since she left me
She shows her face to ask me how I am
She says the kids are fine and that they miss me
Maybe I could come and baby-sit sometime
She says, "Are you O.K.? I was worried about you
Can you forgive me? I hope that you'll be happy."
I'm so happy that I can't stop crying
I'm so happy I'm laughing through my tears

I saw a friend of mine
He said, "I was worried about you
I heard she had another man,
I wondered how you felt about it?"
I'm so happy that I can't stop crying
I'm so happy I'm laughing though my tears
Saw my lawyer, Mr Good News
He got me joint custody and legal separation
I'm so happy that I can't stop crying
I'm laughing through my tears
I'm laughing through my tears

I took a walk alone last night
I looked up at the stars
To try and find an answer in my life
I chose a star for me
I chose a star for him
I chose two stars for my kids and one star for my wife
Something made me smile
Something seemed to ease the pain
Something about the universe and how it's all connected

The park is full of Sunday fathers and melted ice cream
We try to do the best within the given time
A kid should be with his mother
Everybody knows that
What can a father do but baby-sit sometimes?
I saw that friend of mine, he said,
"You look different somehow"
I said, "Everybody's got to leave the darkness sometime"
I'm so happy that I can't stop crying
I'm laughing through my tears
I'm laughing through my tears
I'm so happy that I can't stop crying
I'm laughing through my tears
I'm laughing through my tears

Sting


I Hate the Prins


Poteva essere uno scritto da 30.
Ecco, poteva.

Mi sono bastate due abili mosse per passare dall'ipotecato punteggio alla merda più totale.
Diciamo una mossa di corpo e un arrocco.
Se il raggio nella formula non c'è (e lo sai perchè l'hai anche letta) non ce lo devi mettere per forza perchè fa il paio con pigreco. E così e più bella.
I +1 non possono essere messi o levati a piacere come l'angostura nel cuba libre.
Estate alle ortiche, l'unica cosa che mi rimangono sono le parole crociate con pampinen...
Ah no, neanche quelle.
ps per Giulio: il mojito non ha vinto, mi ha solo distratto per un paio d'ore.

sabato 8 settembre 2007

Orgasmo mediatico

Sono masochista lo ammetto.
Quando posso guardo Studio Aperto delle 12:00.

Oggi penso che abbiamo toccato il vertice.
Le congiunzioni astrali hanno fornito tutti gli ingredienti per l'edizione perfetta, vi rendo partecipi:

Apertura: diretta dalla camera ardente prima del funerale di Luciano Pavarotti (descrizione in dettaglio della bara e ripresa dei disegni della figlia piccola)
Intervista alla figlia maggiore:"Vi immaginavate tanta partecipazione? Cosa si prova?" (…)
Nera: la bambina inglese rapita, sembra che sia stata uccisa dai genitori la sera stessa della denuncia della scomparsa, troppo tranquillante perchè dovevano andare a cena fuori. (Cogne? Principanti!)
Nera: delitto di Garlasco: i genitori chiedono al ragazzo della figlia uccisa la verità. (lui per ora non risponde, perché?)
Nera: ragazzo investito da pirata della strada. (ogni giorno, secondo me non fa più notizia)
Esteri: video di Bin Laden ci sfotte perchè dove vive lui non ci sono mutui e non si pagano le tasse. (Lui può fare ste battute e Luttazzi è a casa?)
Politica: Prodi inaugura la Fiera del Levante, un minuto di silenzio per Luciano Pavarotti, il Presidente del Consiglio snocciola delle cifre. (così si infiammano le folle, vai Romano)
Politica bis: Tremonti dice a Prodi che le sue cifre sono errate e gli servono un po' di ferie. (Tremonti, lo stesso del Tremonti-Show a Ballarò…)
Chiusa la pagina della politica. (oggi due interventi, non abituatevi bene)
Beppe Grillo: oggi proclama il V-day, giornata di piazza contro i parlamentari condannati (e gli altri punti del programma? Erano 3 in tutto, toppi da ricordare e il tempo è tiranno). Secondo noi quando si candiderà bisognerà bippare anche il nome del partito. (buahahhaha)
Rapine in villa: Eva Henger racconta il dramma dell'essere un ostaggio. (immagini di repertorio in bikini)
Luciano Pavarotti: video inedito in cui fa il regista.
Festivalbar: i Negramaro (mi sembra abbiano vinto) ringraziano il maestro Luciano Pavarotti.
Festival di Venezia: non si sa chi vincerà. (ora siamo informati)
Matrimonio di Marco Baldini: Fiorello ruba la scena allo sposo e il microfono al giornalista di Studio Aperto. (che mattacchione)
Futura regina: la promessa del principe William ha una nuova personal-shopper, no calze coprenti, sì a scarpe italiane. Non la chiamano più sciatta-Kate (era ora)
Si riapre la scuola: nuova moda dall'oriente (?) lo spinning-pen, acrobazie con la penna grazie a dita abilissime (io e il totem ci siamo stufati di sta roba 3 anni fa), video in diretta da youtube.
Meteo: ultimi giorni d'estate. (potete sostituire meteo con calendario…)
Formula 1: incidente di Kimi Raikkonen (essendo ieri venerdì oggi non c’erano stragi del sabato sera)
Calcio: Italia-Francia, ma senza la testata di Zidane (e non c'era neanche po popopo popo, peccato)
Aldo Montano: pronto alle nozze con Antonella Mosetti (ma non stava col figlio di Lippi? com’è che era tornata single e io non lo sapevo), immagini di repertorio con un pizzico di Arcuri.

Pubblicità. (pubblicità!)

Non ci sono aggiornamenti, ci vediamo alle 18:30.

Ci sarò

venerdì 7 settembre 2007

I Hate Winnie

Un giorno ti incontrerò in un vicolo buio.
E ti insegnerò io le quattro operazioni.
Come solo a Pontebs le sanno insegnare.

Chi capisce capisce.

Ricordando Michael Brecker

"...per me la musica è sempre stata una missione e continua ad esserlo. Non l'ho mai vista come una professione, sono sempre eccitato dalla musica, dall'apprendere nuove cose. Mi diverto a scrivere musica, a registrare ed a suonare con altri musicisti. Diciamo che - relativamente alle tournée - lo spostamento diventa un lavoro, il puro viaggiare da un posto all'altro, ma certamente non il fare musica!" M.B. intervista,2004

Il 13 gennaio di quest'anno scompariva il sassofonista Michael Brecker. Forse il sassofonista più influente dagli anni '80 in poi.
Con alle spalle una carriera che ecletticamente spaziava dal pop al rock, dalla fusion all'espressione più coinvolgente secondo me: il jazz.
E di fronte aveva tutte le sperimentazioni di cui sarebbe stato in grado, visto che aveva solo 57 anni quando la malattia ha portato alla dissolvenza.

Ma purtroppo nessuno se ne è accorto, almeno in Italia, almeno all'esterno del "giro".
Se ne è andato in silenzio, come il finale di una ballad.

Ho detto più volte che, a mio avviso, la vita eterna si conquista lasciando il ricordo di se.
Ogni volta che lo riascolto, nella mia camera, mr Brecker suona live, per sempre.

Sto per fare una cosa bruttissima, me ne pentirò, ma non resisto.
Polemizzo sui morti.
Il maestro Pavarotti è morto, mi dispiace, soprettutto per i familiari e gli appassionati.
Non si parla d'altro, la televisione è monopolizzata, si parla di funerali in diretta tv.
Sarà che certe cose per me dovrebbero essere intime e riservate...

Riascolto "Nearness of You: The Ballad Book"

giovedì 6 settembre 2007

Blog's Gossip

I commenti sul mio post "Tre metri sopra il cielo" si sprecano.
Tralasciando il fido Totem già tre ragazze si sperticano in consigli, appunti, previsioni.
Tre ragazze, dico tre (3) ragazze!
Che mi frequentano...
Virtualmente.
Io naturalmente alla fine resto sempre solo.
Cerco quindi una magra consolazione.
E mi dico: "Almeno tutte e tre hanno pessimo gusto in fatto di uomini..."
Ma una di queste più delle altre.....quale? Si accettano scommesse.
Ps: credevo che il riferimento a quel cerebroleso di Moccia sarebbe stato compreso e non frainteso.
Si chiama ironia.

Hurt

I hurt myself today
to see if I still feel
I focus on the pain
the only thing that's real
the needle tears a hole
the old familiar sting
try to kill it all away
but I remember everything
what have I become?
my sweetest friend
everyone I know
goes away in the end
and you could have it all
my empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt
I wear this crown of thorns
upon my liar's chair
full of broken thoughts
I cannot repair
beneath the stains of time
the feelings disappear
you are someone else
I am still right here
what have I become?
my sweetest friend
everyone I know
goes away in the end
and you could have it all
my empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt
if I could start again
a million miles away
I would keep myself
I would find a way
Johnny Cash

In questa mi ci ritrovo moltissimo, più l'ascolto e più mi ci sento in sintonia.

mercoledì 5 settembre 2007

Tre metri sopra il cielo

Ormai ce l'ho fatta.
E' mia.
Ieri sera le ho anche parlato.
Lei mi ha detto, dopo un mio gol fulminante: "Grazie eh....!"
E io ho risposto da vero latin liver: "Quando vuoi..."
E' innamorata.
Lo sento.
E chiuderemo un lucchetto intorno al lampione del ponte di Pontebs.
Ci sposeremo e faremo tanti campioncini di biliardino.
E sa anche giocare a carte.

Non mi resta che aspettare.....aspettare che l'idiota con cui sta muoia.

martedì 4 settembre 2007

Tanto è un post vecchio...

Spero di aver trovato la foto giusta.....
Comunque giornata dedicata alla Valcellina e dintorni.
Leggo un commento ad un post e non posso resistere, lo devo copiare e pubblicare.
Che i commenti ai post vecchi non li legge nessuno.
Anonimo ha detto
... chiederò.
Comunque il 17.Non vedo l'ora..
..Non la vedo perchè il vomito, risultato della sola idea che si riprendano le danze, mi offusca la vista..
Ho detto alla mutter che vorrei essere già in pensione. Risposta: "Sono discorsi da depressa".
Ora ritorno al dovere, a questo cazzo di dovere.. Scusa i modi scurrili (tanto è un post vecchio che non va a leggere più nessuno.. beh però è meglio chiedere scusa ai possibili utenti: Scusa fanciullino minorenne. Scusa questa impropria volgarità. Scusa, non volevo turbare la tua lettura. Non prendere insegnamenti da qeusto mio commento. Non dire le parolacce. Fai sempre il tuo dovere. Mi raccomando fai il bravo. .... Adesso ho la coscenza a posto.)

4 settembre 2007 10.12
Solo una parola: geniale

Le voci del bosco

Dell'autore; Mauro Corona, ne voglio parlare un altra volta, magari dopo averlo "conosciuto" meglio.
Di certo su di lui sono state dette e scritte un sacco di stupidaggini.

Il libro è estremamente snello e facile da leggere (un'ora circa) ma per comprenderlo spesso mi son trovato a dover rileggere alcuni passi più volte.
Mi piace il suo modo di scrivere, asciutto, con le parole misurate, ognuna con un significato voluto.
Si capisce che fra i mestieri che svolge di giorno in giorno c'è anche lo scultore. Il mestiere di che deve togliere, sottrarre, per liberare l'essenza della materia.
Si capisce che è un uomo di montagna, nato in montagna, abituato alla salita come filosofia, che chi vive in pianura non può concepire.
Si capisce che per lui ha riservato il carpino, il legno più duro, che ha sofferto, nodoso e che d'inverno però riscalda più degli altri.

Mi piace? Vorrei essere un larice, ma.....

lunedì 3 settembre 2007

L'allenatore

Premessa
E' il primo libro di John Grisham che leggo (avevo iniziato "Il socio" ma mi ricordavo troppo il film). L'ho letto in mezza giornata.

Se volete la trama ve la leggete qua. Vi basti sapere che l'allenatore della squadra di football della cittadina di provincia sta per morire. I suoi ex giocatori si ritrovano per l'attesa. Fra loro c'è Neely Cranshaw, il quarterback dalla carriera stroncata da un infortunio.

Oltre all'abbondare di terminologia tecnica, magari ostica ai profani, il libro è farcito di colazioni ai Diner Cafè, birra e pistolotti sul sacrificio e sul sudore in campo che porta a risultati anche fuori. C'è poi tutto il campionario umano degli ex giocatori: il banchiere, il criminale con la facciata pulita, il galeotto, l'omosessuale con la libreria e appunto il quarterback che vende case perchè la carrierea è finita al college.
Uno pochi libri di Grisham senza avvocati, così semplice da essere, secondo me, favoloso.

"Più era grosso e meglio era. Nelle esercitazioni di placcaggi, quando le cose non gli andavano a genio, [...] si catapultava in un tackle difensivo contro qualcuno quindici chili più pesante di lui e in tenuta da gioco completa. [...] Amava la violenza del football e la esigeva da tutti i suoi giocatori." pag25

"Scotty Reardon era un giocatore di special team del secondo anno che in quell'agosto pesava sessantacinque chili, ma, al momento dell'autopsia ne pesava cinquantotto. Durante il terzo giro di gradinate, era stramazzato fra la terza e la quarta fila della tribuna di casa e non aveva più ripreso conoscenza. [...]
I ragazzi avrebbero raccontato come Rake aveva tenuto in grembo la testa di Scotty mentre attendevano entrambi un'eternità di udire una sirena." pag54

"-Odiavo te, e questo mi faceva odiare il football.-
-Ecco qui.-
-Era sciocco. Uomini adulti che piangevano per una sconfitta. [...] Ragazzi diciasettenni idolatrati al punto da convincerli di meritare di essere idolatrati. Due pesi e due misure: se un giocatore di football copiava ad un compito, tutti si facevano in quattro per proteggerlo. Ma se a barare è uno che non gioca, si becca una sospensione. Tutte quelle stupide ragazzine che non vedono l'ora di darla a uno Spartan. Tutto per il bene della squadra. Messina vuole che le sue giovani vergini si sacrifichino per i grandi campioni di casa. Oh quasi dimenticavo. Le Pep Girls! Ogni giocatore ha la sua piccola schiava personale che il mercoledì gli fa i biscottini, il giovedì gli fa trovare lo spirit sign posizionato sul prato di casa, il venerdì gli lucida il casco e il sabato...che cosa gli offre il sabato, Neely? Una sveltina?-
-Soltanto se lo vuoi.-" pagg121-122

"Sono rari gli allenatori capaci di sollecitare i propri giocatori al punto di passare la vita agognando la loro approvazione. [...]
E sono rari gli allenatori capaci di enfatizzare ogni insuccesso quando la gara appartiene ormai a un lontano passato. Quando i medici lo avevano informato che non avrebbe più potuto giocare, la sensazione di Neely era stata di aver deluso le ambizioni che Rake coltivava per lui. Quando il suo matrimonio era fallito, gli era parso quasi di vedere il cipiglio di disapprovazione di Rake. Quando la sua attività immobiliare si era assestata in un tran tran privo di obiettivi chiari sapeva che, se gli fosse stato a tiro, Rake non gli avrebbe risparmiato una reprimenda. Forse la sua morte avrebbe ucciso il demone che lo tormentava, ma lui aveva qualche dubbio." pagg130-131

Mi piace? Vado a rivedere "Friday Night Lights" e "Ogni maledetta domenica".

Ti prendo e ti porto via

Con questo libro è iniziata la mia operazione Robin Hood.
Rubo i libri a chi ce li ha e non li legge e li dono a me stesso.

Di Niccolò Ammaniti avevo letto un racconto in un'antologia e tre racconti trasposti a fumetti. In ognuno di questi casi ho detto che figata. Dopo aver letto questo dico che figata. La trama se volete la trovate qua.
Mi concentro invece su tre episodi che secondo me servono al meglio a descrivere la follia dei personaggi immersi nella banale provincia italiana (direte: ti ci trovi bene, sei di Pontebs! rispondo: certo).

Il padre di Pietro Moroni. Contadino silenzioso e dedito all'alcol e agli schiaffi alla moglie. Dopo aver guardato in TV un documentario sull'antica Roma decide folgorato di costruire una catapulta. Il vicino di casa in seguito a screzi per un terreno gli giustizia l'asino. Il vicino di casa si vede sfondare il tetto della casa da un proiettile esplosivo. E' la carcassa dell'asino scagliata con la catapulta che ridipinge le pareti di rosso.
Il fratello di Pietro Moroni. Pastore metallaro che pascola le pecore con chiodo e cuffie. Porta in città la ragazza (inguardabile in viso ma dal telaio notevole) a fare shopping e poi in pizzeria. A cena, per dimostrare gli ottimi acquisti che ha fatto (lui, per lei non c'era tempo) e cioè una pistola ad aria compressa e un paio di anfibi, si spara da solo al piede. La pistola era ottima, gli anfibi meno visto che finisce all'ospedale.
Graziano Biglia. Quarantenne ossigenato, chitarrista di flamenco, spacciatore occasionale, detentore della Coppa Rimorchio conquistata a Riccione concludendo con 300 donne in una estate. L'unico a far capitolare la prof di italiano. Salvatore di Pietro Moroni da due bulli con delle mosse di kung fu da film anni '70 e dispensatore di filosofia new-age. Io sono come un albatros...

Oltre a questi ci sono altri diecimila stereotipi, i poliziotti ignoranti, il guardiano della scuola che va a mignotte, la vicepreside virago e il preside pupazzo, i pariolini figli di papà, la miglore amica bellissima e ricchissima, l'aspirante velina e Pietro Moroni. Il vero protagonista, un ragazzino delle medie non adatto al mondo che lo circonda, affascinato da insetti e dinosauri.
Leggetelo

Mi piace? Abito a Pontebs e le mie storie le conoscete.

I Love Internet

Parlando a proposito di un post futuro su di un noto cocktail con l'amico Giulio ci si trovava in disaccordo sull'esatta definizione di soda (la bevanda, sull'aggettivo siamo unanimi con Jessica Alba).
Io sostenevo fosse semplice acqua minerale.
Lui invece che era un tipo particolare di bevanda aromatizzata rarissima che nelle culture antiche era anche identificata come elisir di lunga vita, sudore d'unicorno o sangue di Odino.
Per terminare il dibattito decido di entrare nel favoloso mondo di internet.
Parto con un classico: google, ma non fornisce risultati esaustivi.
Andiamo un po' sul particolare: wikipedia.it, e cosa mi fornisce la ricerca con l'87.3% di pertinenza?
Questo: Coppa Mestruale ... perchè? mi domando perchè?

Ora, tralasciando tutto il resto, non servono ulteriori commenti, se volete la definizione corretta di soda cercate su wikipedia in inglese.

Chi doveva aver ragione ha avuto ragione.

First Blood

Ma porca puttana.
Stavano aspettando tutti il Generele F.F.?
Se l'erano segnato sul calendario?
Il Generale è in Afghanistan da neanche due mesi e già iniziano le notizie di feriti?
Vorrei sottolineare però che i feriti (e i morti) dovrebbero esser i nemici, non i commilitoni.
Prima tre soldati, forse dei corpi speciali. Oggi un alpino colpito durante un pattugliamento (sono stronzo ma per fortuna il nome non combacia).

Mi autoproclamo dispensatore di consigli e gli suggerisco:
  1. Se nasce una disputa con il tipico afghano non cercare di risolverla con il tuo classico "ma si dai, beviamoci una birra...";
  2. Evita le battute del tipo "hanno il burka perchè sono cozze";
  3. Là come sport praticano una specie di rugby a cavallo con la carcassa di un montone, non il tressette, e non aggiungo altro;
  4. Quello che si lamentava del voto al compito dicendo che non s'era mai sentito un "6 uguale" (in realtà era 6 meno meno) potrebbe essere un valido scudo umano;
  5. Sali sul mezzo di quello che ha sparato ai colleghi al poligono e non sul mezzo dei colleghi;
  6. Evita invece di salire sul blindo col tizio che all'esame della patente si è seduto dalla parte del passeggero;
  7. Ricorda cosa diceva il guerriero mujaheddin a John Rambo nel terzo film: "guardati dall'artiglio della tigre, dal veleno del cobra e dalla vendetta di afghano";
  8. Si dice che il Mullah Omar sia scappato da Bassora a bordo di una Harley Davidson, in caso di pericolo sequestra la prima R-1 che trovi e ZO TUTO.
Naturalmente tutto questo serve ad esorcizzare la paranoia, speriamo non faccia cazzate.

PS: se mi vuoi portare qualcosa sceglierei un reperto archeologico di inestimabile valore, non una collana di orecchie.

domenica 2 settembre 2007

Aguzzate la vista

Le due immagini postate (l'altra è qua sotto) si differenziano per numerosi piccoli (?) particolari. Quali? (Soluz. a pag. 46)

Confrontate le immagini, non è difficile.
Un aiutino? Il primo particolare ve lo suggerisco io: i capelli di Gregory Peck son stati cancellati.

Vacanze Ro(di)ane


Son tornati dalla prima vacanza insieme.
Son tornati insieme.
C'era già chi sussurrava a proposito di novelli Teseo ed Arianna, piantata in Nasso (riferimento coltissimo, studiate)
Rodi è decisamente troppo turistica, ci voleva qualcosa di più intimo.
Un arcipelago solo per loro, magari le Isole di Langherans (omaggio al sommo Luttazzi e magari lo legge anche la futura dottoressa)
Il mezzo di trasporto usato in Grecia e l' assonanza di nomi mi porta alla facile storpiatura di un classico.
L'originale era principessa, questa è sorella del prins.
L'originale era giornalista, questo campa pure lui con le parole.
Mancavano solo i paparazzi.

ps: Vacanze p(rodi)ane mi sembrava eccessivo, anche per loro

sabato 1 settembre 2007

Serpico

Serpico, cazzo ieri sera c'era Serpico. Frank Serpico!
E l'ho rivisto, potevo perderlo? Fino alle due di notte.
Favoloso, come l'ultima volta.
Al Pacino ad inizio carriera, straordinario, col cappello da Er Monnezza, la moto, la barba e i capelli lunghi, gli occhiali a goccia. Con tutti i suoi animali, il cane, il topo, il pappagallo. E tutte le sue rigidezze morali, il suo "io non lo faccio", il suo "io non accetto soldi", il suo "io sono diverso".

Frase del film: "Secondo me ti piace, l'autocommiserazione..." (detta a Serpico da un superiore)

Mi sembra d'averla già sentita.

Da vecchio

Sempre se ci arrivo. Da vecchio voglio essere così.

Con quei capelli.
Con quella barba.
Con quella camicia.
Con quello sguardo.
Lo sguardo di chi ha fatto a pugni con Hemingway.
E poi ci ha bevuto insieme.

Ah, è Orson Welles

Tempo di migrazione

Finalmente a Pontebs son tornate le aquile.
Si torna ad essere cittadini di serie B, si era stufi di essere salutati per strada.
Oggi al bar ho aspettato un quarto d'ora prima che la cameriera mi chiedesse se volessi qualcosa (no sai ero qua a leggere il Messaggero...).
Domani torno. Coi pattini ai piedi. Magari cambia qualcosa.