domenica 29 giugno 2008

Mandolino e spaghetti (di riso)

Accendendo cinque minuti fa la tv colpito da un attacco d'insonnia mi imbatto nella classica trasmissione di rai1 in cui consegnano premi a caso a tarda notte. Questa volta li danno ad attori emergenti.
La coppia dei conduttori sono i celeberrimi Signor Nessuno e Bionda Da Pomeriggioraiuno.

A consegnare delle borse di studio interviene nientepopodimenoche Gordon Liu (con tanto di traduttrice) (per l'inglese, che sti stronzi di musigialli potrebbero anche impararlo il romanesco e facilitare la grama vita di noi presentatori).

Per chi non fosse un addetto ai lavori Gordon Liu è attore, studioso di arti marziali e coreografo di combattimenti. Per intenderci quello che in Kill Bill 1 faceva il capo degli 88 folli e in Kill Bill 2 il Maestro Pai Mei (Tarantino è un genio).

E cosa gli chiedono colti da improvviso estro?
"E' stato difficile schiaffeggiare un'attrice bella come Uma Thurman?"
Tralasciando il mestiere oscuro che risponde al nome di stuntman che solo i cinefili più esperti conoscono, ma se fosse stata quella cozza della Streisand sarebbe stato più facile? O più giustificato?
Magari si aspettavano una risposta del tipo "No, è stato facile, d'altra parte io conosco il kung fu, lei no..."

Resisi conto della minchiata che avevano chiesto la bionda si salva con un'ulteriore domanda:
"Ci fai vedere un paio di mosse?". Domanda corredata da gesti epilettici imparati da una videocassetta di twist.
Segue una sequenza di due secondi.
Commento del fenomeno col microfono: "Provate a dirgli che non è simpatico!"

Per fortuna su italia1 ci sono i Visitors.

sabato 28 giugno 2008

Robin Hood la minchia


Buaahahhahahahah ... buaahahahahahhaha ...buaaahahhahahah ...

...un aumento di un centesimo (0.01 €) al litro dei carburanti basterà a pagare la Robin Hood Tax per i petrolieri. Chi pagherà quindi la tassa della calzamaglia?...

buaahhahahahha ... buahahahahhahahah ... buaahhahahhahahahha.

Pubblicità: Holigirls


Assalito dallo scazzo più totale per riprendermi mi obbligo a fare una cosa che da tempo dicevo ma non mantenevo.

Spengete le luci, rullino i tamburi, vi presento il blog di Clive:


(come se non avesse mai commentato i miei post...)

La colpa del web-incontro è del Cavaliere Bianco a cui scarico tutte le responsabilità (che son sicuro si assumerà, altrimenti non sarebbe Cavaliere ma prins. Oppure potrebbe fare una legge per deresponsabilizzarsi...) ed un giretto sulle sue pagine io me lo farei se fossi in voi...
Capisci a me.
Se non lo fate vi spezzo le rotule.
Anzi, visto lo scazzo ve le faccio spezzare da qualcun'altro.

ps: il link naturalmente nella colonna a lato
pps: per dar l'idea del mio stato mentale: avevo scritto "come se non avrebbe mai..." e la prima correzzione era "come se non ha mai...". Ah, "qualcun'altro" si scrive così? Oggi non me lo ricordo e non ho la forza di controllare su google.
ppps: cercate un suo post in cui parla di come cammina. Prima di morire devo vederla assolutamente. Assolutamente. Del tipo che nella mia lista "cose da vedere prima di morire" ho depennato il Grand Canyon per mettere la camminata di Clive.

giovedì 26 giugno 2008

Doomed Autumn

Trovo surfando la rete un generatore di nickname partendo dal nome del blog.
Posso resistere? Ovviamente no.

Cosa scopro? Che il mio nickname è "Autunno maledetto".
Qua anche il web porta nera.

Se volete provate anche voi, ho inserito il motore a destra in mezzo all'altra roba.

Ps: vista la somiglianza del nome gradirei non essere ucciso da un commando israeliano nel mio letto.

Bushido Rulez


Copioincollo dal sito Spoilerin' linkato a destra perchè spaziale:

Trappola in alto mare
Con un discorso da Oscar, Steven Seagal cerca di convincere Tommy Lee Jones che sono entrambi uguali, dimenticando però di accennare alla sua cintura nera VI dan di aikido. Che è una GROSSA differenza.

A questo punto mi piace ricordare che è VII dan ed è stato scelto come testimonial per la pubblicità di un corso di Aikido che inizierà in autunno a Pontebs.
Ah, dimenticavo, solo a Pontebs scelgono chi si ubriacava e picchiava la moglie come un fabbro per invogliare i bambini a frequentare un dojo.

Osu Sensei.

mercoledì 25 giugno 2008

Capitano mio capitano


Dovendo sostenere un esame a breve (davvero? no dai... smettila di scherzare...) mando per e-mail la relazione che deve essere approvata al professore di turno.
Purtroppo lavoro bene solo con l'acque alla gola e gliela invio dopo mezzanotte.

Il professore mi risponde stamattina prima delle otto dicendomi di rimandargli il tutto con un altro formato di compressione.

E si firma r.
Così eh, minuscolo e senza smancerie.

Gli invio la relazione come vuole e lui mi risponde in mattinata per darmi il suo giudizio sull'elaborato.

E si firma p.
Così eh, minuscolo e senza smancerie.

Quello che mi preme ora sono due cose.
La prima è avere la conferma che la mia relazione è talmente favolosa (Stendhal docet) da esser riuscita a far breccia nella dura scorza (carapace?) di quel sarcastico e cinico mangiatore di astici (siamo quel che mangiamo?) e trincatore di sauvignon. Talmente favolosa dall'esser passati dall'iniziale del cognome a quella del nome nel giro di un paio d'ore.
La seconda è che mi piacerebbe vedere tantissimo questi personaggi il sabato pomeriggio in un centro commerciale con tre carrelli ed un figlio sgocciolante gelato in braccio. E vedere quanto riescano ad inzerbinirsi al cospetto di chi comanda veramente. La moglie.
E a quel punto sorridendo salutarlo: "Ciao p."

Così eh, minuscolo e senza smancerie.
Magari con un colpo d'occhiolino.

Bas Rutten



Però non riesco a ricordare bene...
Sono ore che mi scervello...
E sì che l'ho anche incontrato. Mi ha anche detto ciao.
Solo Teo mi può aiutare!
Ma Albi non aveva i capelli?

lunedì 23 giugno 2008

The Police Live in Venice

Pontebs, 04:41 AM

De do do do, de da da da
is all I want to say to you

The Police

venerdì 20 giugno 2008

Domenica

Dove sarò domenica sera?

Un paio di indizzi:

Just a castaway
An island lost at sea
Another lonely day
With no one here but me

You don't have to put on the red light
Those days are over
You don't have to sell your body to the night

Young teacher, the subject
Of schoolgirl fantasy

Some may say
I'm wishing my days away
No way

A chi indovina non prometto niente perchè è già una settimana che mi son fottuto il cervello per l'evento. Chi lo sa già taccia per creanza e per amore del gioco.

Schiavi moderni

Prima dell'impiego di un ponteggio deve essere redatto e approvato il PiMUS cioè il Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dello stesso.
Il ponteggio deve poi essere montato da operai informati e formati con diploma del Corso per Ponteggiatori.

Anzi dovrebbe perchè la normativa prevede che gli operai debbano essere iscritti al corso ma non è necessario che l'abbiano ultimato.

Quindi come imprenditore cosa faccio? Iscrivo un paio di dipendenti al corso (che non vedranno mai) e li mando a lavorare in cantiere. Loro producono e non ho problemi legali perchè loro è la responsabilità del montaggio. Responsabilità che s'assumono per poter metter insieme il pranzo con la cena. Pigliandola doppiamente nel culo perchè il Diploma non resta alla ditta ma è nominativo e quindi un domani potrebbe servire all'operaio per trovare un lavoro migliore.

Come l'ho scoperto? Perchè nella bozza del PiMUS (eufemismo) che ci è stata consegnata dall'impresa in subappalto l'unica cosa a regola d'arte era la giustificazione della sola iscrizione al corso.
Evviva il Veneto motore dell'economia italiana.

Prof di matematica

Prof: "Vuoi 20 euro per la benzina?"
Prins: "Eh, magari..."
Prof: "Tieni ancora 5 euro, comprami un pacchetto di sigarette"
Prins: "..."
Prof: "Anzi, compramene due".

Nota: 20€ (per la benzina) + 5€ (per le sigarette) - 2*3.5€ (costo effettivo sigarette) = 18€ (per la benzina).

Se voglio vincere mi devo impegnare di più!

Gioventù Bruciata

Due domeniche fa son stato a Grado per il primo bagno della stagione.
Aveva appena piovuto e c'erano pochissime persone in spiaggia.
Momento per gli ultimi aggiustamenti allo "Stabilimento Tivoli".

Mentre si stava ripulendo il nuovo gazebo si avvicina un bambino che interroga Marco:
"Ciao. Come si chiama?" indicandomi.
Marco: "Lui? Pontebba!"
Bambino: "Eh?"
Marco: "Tu ti chiami Leonardo, io Marco e lui Pontebba!"
Bambino: "..."
Marco: "E' una storia lunga, te la racconterò quando sarai più grande. Sappi però che ha una statua vicino a quella di Biagio Marin..."

martedì 17 giugno 2008

Anarchia alimentare

Stamattina ho fatto colazione con un peperone ripieno.
Alle 07:50.
Freddo.
Avanzato ieri a pranzo.

giovedì 12 giugno 2008

Sauna pizza

Sia mo ufficialmente gli ultimi.
Ma gli ultimi degli ultimi.

Apprendo da Corriere.it che tre anni fa il nostro amato presidente del Consiglio si era fatto odiare dal popolo finlandese per una battuta (stranamente infelice) sulla loro cultura alimentare che aveva portato anche a tentativi di boicottaggio di prodotti italiani.
L’occasione è stata quella dell’inaugurazione della sede dell’EFSA, l’autorità Europea che si occupa della valutazione dei rischi relativi alla sicurezza alimentare umana e animale, dove il presidente del Consiglio aveva sostenuto la candidatura di Parma, mentre secondo lui la Finlandia ne sarebbe stata meno degna perché, asseriva Berlusconi, lì mangiano la renna marinata.

Da pochi giorni quei mattacchioni dei finlandesi (cresciuti ad hockey e death metal) per ripicca hanno commercializzato la "Pizza gusto Berlusconi" realizzata con una base di farine integrali e segale, cipolla rossa, funghi e naturalmente renna affumicata.

E con questa pizza sono stati capaci di vincere il primo premio al "New York Pizza Show" di marzo, battendo in finale proprio gli italiani.

Ci pigliano per il culo e vincono.
Come non adorarli...

ps: Giulio quando torni in Finlandia me ne porti una!

mercoledì 11 giugno 2008

La morte ci sfida


"Una mano sbucò dal fumo e dalla confusione, afferrò la canna del fucile di David, glielo strappò di mano e lo scaraventò rumorosamente fra le panche, sui corpi degli zombie.
David girò su sé stesso e si ritrovò a fissare la faccia di suo padre. sembrava stranamente calma, a dispetto delle ferite e del sangue che sgorgava copioso. David riuscì ad estrarre il revolver dalla cintura e lo puntò su suo padre.
E rimase di sasso.
Non riusciva a premere il grilletto.
Tante volte aveva odiato suo padre fino al punto di desiderarne la morte, ma adesso, quando la sua vita dipendeva da quello-e tentò di dirsi che suo padre non aveva più una vera vita da perdere-non era capace di premere il grilletto."

Joe R. Lansdale

martedì 10 giugno 2008

Versus

Jean-Claude Izzo vs Massimo Carlotto
O meglio: Fabio Montale vs Giorgio Pellegrini.
La parola ai protagonisti dei libri.

Fabio: "Mi sentivo oppresso. E solo. Più che mai. Ogni anno, cancellavo dalla mia agenda gli amici che facevano discorsi razzisti. Trascuravo coloro che sognavano solo macchine nuove e vacanze al Club Med. Dimenticavo tutti quelli che giocavano al lotto. Amavo la pesca e il silenzio. Camminare sulle colline. Bere del Cassis freddo. Del Lagavulin, o dell'Oban, tardi nella notte. Parlavo poco. Avevo le mie idee su tutto. La vita, la morte. Il Bene, il Male. Andavo matto per il cinema. Ero appassionato di musica. Non leggevo più romanzi contemporanei. E più di tutto, mi facevano schifo i pavidi, i mollaccioni."
Giorgio: "Esattamente come il barese, che sfoggiava oro al collo e ai polsi, e sui mignoli unghie lunghe quattro centimetri. Un malavitoso di rispetto. Ma non era quello il mio modello. Il Veneto invece mi piaceva. Era un luogo di frontiera e tutti avevano la possibilità di costruirsi un futuro da vincenti. Bastava un po' di inventiva, voglia di fare e zero paura di metterlo in culo al prossimo. Primo della lista lo Stato e le sue tasse del cazzo."

Fabio: "Andai fino al lavandino. Avevo bisogno di guardarmi la faccia. Accesi la lampadina. Ciò che vidi non mi piacque. Il mio viso era intatto. Ma dietro di me... Il viso di Marie-Lou. Aveva l'occhio sinistro gonfio, quasi blu. Mi girai lentamente, tenendomi al lavandino. "Cos'è questa roba?". "Il mio magnaccia". La tirai verso di me. Aveva due lividi sulla spalla, un segno rosso sul collo. Si strinse a me, mettendosi a piangere silenziosamente. Il suo corpo era caldo. Mi fece un gran bene. Le accarezzai i capelli. "Siamo tutti e due in uno stato pietoso. Ora mi racconti."
Giorgio: "E tra le varie smancerie diventò la "nostra" canzone. La usavo come segnale quando avevo voglia di portarmela a letto. Che non accadeva spesso. Di una donna che non aveva intenzione di succhiarmelo e di farselo sbattere nel culo non sapevo davvero cosa farmene. Però aveva tante altre qualità, e visto che volevo sposarmela non ne facevo una malattia. Era dolce, premurosa, e non rompeva le palle. E in casa si dava da fare. Amavo la sua compagnia. Riempiva i buchi della mia vita. La notte. Il tempo libero. In coppia era più divertente. Capii finalmente perchè la gente si sposava e non persi tempo a parlarle di matrimonio."

Fabio: "Guardai i suoi figli. I lineamenti erano mosci. Nei loro occhi, sfuggenti, nessun lampo di rivolta. Amari dalla nascita. Avrebbero nutrito odio solo verso i più poveri. E per chi avrebbe tolto loro il pane. Arabi, neri, ebrei, gialli. Mai per i ricchi. Si capiva già come sarebbero diventati. Poca cosa. Nel migliore dei casi, autisti di taxi, come il padre. E la ragazza, shampista. O commessa al Prisunic. Dei francesi medi. Cittadini della paura."
Giorgio: "[...] "Ho intenzione di mettermi in politica, e La Nena potrebbe diventare il mio club". "Politica? Che tipo di politica?". "Moderata e destinata a governare" rispose ammiccando. "Rappresento un gruppo di commercianti e professionisti che per troppo tempo è stato costretto a stare ai margini della vita politica di questa città. Ma adesso il vento è cambiato e abbiamo intenzione di contare sempre di più. Qui e a Roma. Avrà possibilità di far conoscenze che le torneranno utili per inserirsi completamente nel tessuto cittadino. Cosa ne pensa?". "A parole sembra un piano perfetto".

Estratti da "Casino totale" di Jean-Claude Izzo e "Arrivederci amore, ciao" di Massimo Carlotto. Entrambi pubblicati da e/o.

Chi vince?

Dei motivi per cui lo chiamavano il principe 2

Antefatto.
A Pontebs risiede un ragazzo (uomo?) dal trascorso scolastico che definirei lievemente burrascoso.
Gran parte di quello che scriverò sarà debitamente censurato perchè la vicenda non riguarda LUI ed anzi gli rinnovo la mia solidarietà e dico che da quell'episodio mi sta anche simpatico.
Ha studiato per anni (10?) in una città del norditalia una materia non proprio banale. Forse per questo o per altri mille motivi (fatti suoi), non riuscendo a dare esami, ha iniziato a raccontare palle a casa. Anzi diciamo PALLE che rende meglio l'idea. Fattostà che dopo aver già fatto la festa con gli amici per la fine degli esami e aver invitato tutti in trasferta alla sua laurea lui quel giorno non s'è presentato. Diciamo perchè quel giorno non si laureava. E diciamo che non aveva dato neanche tutti gli esami (metà?). Aggiungo poi che è scappato in una nota città estera famosa per le gire scolastiche. E tocco di classe finiti i soldi ha chiamato a casa: "Potreste venire a prendermi?"

Oggi.
La sua famiglia gestisce un negozio. Nel pomeriggio ci compro qualcosa e sua mamma (la donna che quando ero all'asilo badava me e mia sorella) mi chiede: "Come va con l'università?"
Io: "Abbastanza bene, mi manca poco..."
Lei: "Vedi che piano piano ce l'hai fatta anche tu a finire!"

Ora: che i miei trascorsi scolastici siano alquanto burrascosi (eufemismo) sono il primo a dirlo. E sono il primo a dire d'aver stazionato in un brodo d'indecisione di cui solamente negli ultimi tempi son riuscito a separere l'olio dall'acqua.
Ma: chi cazzo sei tu (TU) per fare un commento del genere? Ma hai guardato un attimo in casa tua? Ma hai la minima idea delle vicende (e ce l'hai l'idea come "amica di famiglia") che hanno caratterizzato la mia vita universitaria? Dalla scelta totalmente casuale della facoltà (dovuta ad una situazione contingente), alla convivenza forzata (anch'essa contingente), alle responsabilità che m'assumo (mi assegnano) a casa?

Principe perchè invece di tirarle una sassaiola d'insulti ho sorriso e pagato il conto.

West Coast

Io di moto non capisco un cazzo.
Ma proprio un cazzo.

Forse per questo sono portato verso la filosofia piuttosto che le prestazioni.
Verso quelli che mi sembrano esercizi di stile.
E lo stile "pura ignoranza" mi cattura sempre.

Stimolato da un post di Lessio (esatto, anche lui ha un blog e lo aggiungo nella lista a destra) voglio dire comunque la mia.
E dichiarare il mio amore al lavoro di Jesse James e della sua West Coast Choppers.

Se mai ne avrò una, sarà un chopper.
E come direbbe, chi più ignorante di lui, James Hetfield:

...and the road becomes my bride
I have stripped of all but pride
so in her I do confide
and she keeps me satisfied
gives me all I need

wherever I may roam, Metallica

Yeahh

giovedì 5 giugno 2008

Totem dixit

Potrebbe essere la battuta del 2008.
Soprattutto detta da lui.
Noto ai più per le sentenze definitive.

Stavamo parlando di cazzate su internet.
Mi informa che uscirà Guitar Hero: Metallica.
Per poi aggiungere:

"e dopo do minuti che te zoghi mori el bassista"*



*Per i non muggesani anche se è banale: e dopo due minuti che giochi muore il bassista.

A Song For You



Quando la gattina incontra il gattone.

Christina Aguilera & Herbie Hancock.

Like Casey Jones

Gli ultimi giorni hanno fatto segnare un'escalation di furti a pontebs.
Sono stati presi di mira ristoranti, case private e garages.

Sono pronto.
Ho già posizionato la mazza da hockey KOHO Revolution XX Stiff 2280 ai piedi del letto.
Una sinergia di legno e grafite per massima flessibilità e resistenza.
Qualità finlandese per la scelta di Pavel Datsyuk.
Al primo rumore scatta violenza cieca.
Magari mi sparano.
Ma almeno uno lo decapito.

Magari si scoprirà essere l'amato vicino di casa.
In quel caso sarebbe unire l'utile al dilettevole.
Troppa grazia.

Back To Hockeytown

Ne riparliamo dopo...

martedì 3 giugno 2008

Perfect Party

Venerdì 30 maggio

07:00 Sveglia.
08:00 Arrivo in cantiere e si lavora.
13:00 Pranzo e preparativi.
16:00 Partenza da Pontebs
18:00 Arrivo a Trieste
20:00 Si esce con Seba. Nell’ordine: Roby Scussa, Giovanni, chiusura club ARCI via San Michele. Dopo quasi cinque anni rincontro l’emigrante Silvia. Sarà l’alcool ma sembra che ci siamo salutati ieri. Per la prima volta in vita mia sfrutto il mio indubbio fascino per bere gratis. Peccato che ad offrirmi la bevanda sia un uomo. Mi sa che devo perfezionare il mio indubbio fascino.
02:00 Vado a dormire.

Sabato 31 maggio

07:00 Sveglia.
08:30 Incontro con Seba per gli acquisti pregrigliata. Pane, birra, vino.
11:00 Colazione con Teo e Giulia.
12:00 Partenza in carovana alla volta di Latisana. Acquisto di un nuovo barbecue. Caffè a casa Vigo e visita a casa Sangalli.
15:00 Arrivo a Latisana. Io monto la griglia e spacco la legna. Seba falcia il prato.
18:00 Arrivano i primi ospiti: Matteo, Laura, Michele, Chiara e Max.
21:00 Cena a base di pizza.
23:00 Dopocena a base di birra e Rock’n’Roll. Durante il concerto vengo molestato da un’amica di Max perché non partecipo alla conversazione. Visto che non la bado e non la sento decide di attaccare la bocca al mio orecchio e parlarmi così. Leccandomi l’orecchio. E’ ubriaca e si offende per una battuta di Michele. Ridotta al mutismo se ne va.
02:00 Vado a dormire.

Domenica 01 giugno

06:00 Sveglia.
08:00 Colazione con tre bicchieri di Malbec. Chi sa cos’è sa cosa vuol dire.
10:30 Apprestate le ultime griglie si inizia a fare fuoco.
14:00 Finisco di grigliare il pranzo per una trentina di persone. Per fortuna supportato da Nevio, Teo e Davide Posso mangiare anch’io. Per sgrassare la carne di maiale l’accompagno col mojito. Ormai è una tradizione.
15:00 Mi cambio, mi tuffo nella fontana e vado a dormire. Nel sonno Max prova ad incularmisi. Il Tosh è molestissimo. Ormai vecchio, mi scopro pupazzo e non reagisco. Probabilmente salvandogli la vita.
18:00 Mi sveglio e do una mano a raccattare un po’ di monnezza.
21:00 Cambiati e rinfrescati si riparte per Trieste. Viaggio musicale con Bonko, Elisa, Nevio e Daria.
23:00 Portati a casa tutti, davanti al portone, scopro che…le chiavi sono rimaste a Latisana. Dopo un giro di telefonate vengo salvato dalla mia coppia preferita: Nevio ed Elisa mi concedono il divano comodissimo.
00:00 Finalmente si dorme.

Lunedì 02 giugno

07:00 Sveglia.
08:00 Colazione con Elisa a base di caffè e biscotti (Nevio ti perdono per essere rimasto a letto).
09:00 Partenza alla volta di Udine.
11:00 Arrivo tardivo a Udine, son passato da Teo per riportargli il telo da mare che m’aveva prestato (il più bel telo che abbia mai usato) e non trovandolo son passato a lasciarlo dallo studioso Davide. Il tutto aiutato dal cellulare che è MOR-TO. Senza un valido motivo apparente.
12:00 Dean mi da il regalo di compleanno. Un mese dopo ma ne è valsa veramente la pena.
13:00 Esercito il mio sport preferito. Scrocco un lauto pranzo a Doro e Diana (pronunciato Daien please) per poi andare al cinema con Dean. Come ai bei vecchi tempi.
17:00 Scoppia un temporale assurdo. Tuoni fulmini e acqua a secchiate. Riprendo la strada di casa.
19:00 Arrivo a Pontebs.