domenica 21 settembre 2008

Irvine Welsh è tornato

Il sermone del tizio èstato il pezzo forte di tutto il movimento, garantito. Prima ho dovuto mettergli dentro un po' di benzina, però non così tanta che poi non era capace di parlare. Quando è andato vicino al leggio, traballando, nellacappella mortuaria, mi son detto che buttava male. "Salve" ha biascicato lui. "Contento di vedervi... un paio di vecchi amici... e un po' di gente che non conosco..."
C'è stato un silenzio mortale per davvero. Ma' di Kravy mi ha guardato un attimo. Era ancora scocciata che non si ritrovava la testa, quindi niente bara aperta. No, ho dovuto tenergliela nascosta: potevo mica fargli vedere i vermi che se lo mangiavano, povera donna. Però Jakey ci ha messo poco a imbroccare il passo.
"Più uno viene vecchio, e meno gli sconfinferamo 'ste cazzate qua da chiesa. Son tutte figlie della paura: quella paura che non sei stato abbastanza bravo da entrare nella squadra che ha vinto la coppa, e ti tocca di restare in una versione satanica di 'sto mondo qua. Ma Ally Kravitz, 'ste paure qui non le ha mai patite. Dicevamo ch'era uno spirito libero, ma per le pieghe del mio cazzo, cosa vuol dire? Io dico che era uno spirito del Fife" grida Jakey. che adesso pare che il vecchio non s'è mai staccato dal pulpito. Qua ho notato una lacrima che gli scendeva dalla guancia alla signora F.
Si vedono abbastanza sissì colla testa da spedire Jakey nel paradiso dell'oratore. "pensate a questa conte, che gli ha dato al mondo il capitalismo, eppure è stato uno dei primi posti che ha capito che il capitalismo era merda e gli è andato contro decisa. Mica come tutti quei glasvegiani manolesta con le loro menate dell'irlandesità, o quegli snob di Edimburgo conniventi cogli inglesi: questa contea è un microcosmo del vero spirito della Scozia. E Allister Kravitz, un ragazzo fiero, internazionalista, colla passione nell'anima, è stato, lo dichiaro, un microcosmo di questa contea maledetta, 'sto posto che potrebbe averci dentro nei suoi confini la chiave per la salvezza gobale come anche nazionale!"
Ma' di Kravy sorride fra le lacrime e adesso il posto è una fornace di emozioni. "Ora io voglio che pregate per l'anima di Ally Kravitz, specialmente se nel pregare non ci state troppo. Perchè il mio dio magari vi ascolterà! Il mio dio ce n'ha pieni i coglioni di sentir sempre le stesse voci: che gli chiedono la macchina nuova, o la casa, o il motoscafo, o l'aiuto per un'altra cazzo di guerra barbara schifosa!"
Qui rimbomba un boato nella cappella mortuaria. Perfino il Duca di Ferro c'ha una lacrima nell'occhio, giuro sullemie palle. Non vedo Call-Centre Comorton, ma son convinto che adesso come adesso lo stronzo revisionista tory sta tenendo la sua testa di cazzo più in basso del culo di un serpente. E Jakey intanto sempre a mille: "Il mio dio, cazzo, vorrebbe un po' di cambiamento, e vuol sentire da qualcuno che non vuole niente in cambio tranne quelle cosette che gridiamo, libertà, giustizia e uguaglianza!" Urla, dopo traballa un po', tira un sorso di Buckfast per calmarsi. "Porcoddionnipotente" sorride, "m'ero dimenticato che bello che è stare qua sul pulpito colla testa in giostra dalla notte passata e rafforzato con qualche gocciolino di questo elisir del diavolo. E' in questo stato-giusto a un pelo di cazzo dalla possessione demoniaca-che mi sento più vicino al nostro Salvatore, che sto parlando di Dio, non di quel culattone tiraseghe di Gesù. E come botta finale contro quei puzzoni merdalnaso di George Street, vorrei ringraziare Jason che m'ha dato occasione di far questo, di salire su un pulpito del Fife in onore di uno dei suoi figlimigliori, Allister Graham Kravitz. Porcalatroia, cazzo, caromio."
E scende, in mezzo a un applauso assordante, che tutti si alzano in piedi fino a quando ch'è uscito dalla cappella, mentre la bara va giù.

"Una testa mozzata", Guanda

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