mercoledì 31 ottobre 2007

La ragazza di Ipanema

Leggo sul Liv's corner un post a proposito di una mail che girava un po' di tempo fa. Testo scritto con l'idea di far morir dal ridere gli uomini e "innervosire" le donne (la mail). Secondo me però contiene un errore di fondo proprio per come è scritta e quindi risulta totalmente fine a sé stessa. Nel corner viene inoltre aggiunta la frase SCRIVI IL TUO FINALE. Potevo astenermi? Comunque qui potete trovare il finale di Liv e nei commenti un sunto del mio e un'idea di ragionamento.
(Scusate il passato prossimo ma era per dar continuità al testo)

"Non ho mai capito perché le necessità sessuali degli uomini e delle donne sono cosi differenti fra loro...non ho mai capito tutte quelle idiozie che le donne provengono da venere e gli uomini da marte.
E non ho mai capito perché gli uomini pensano con la testa mentre le donne con il cuore... però,....una notte mia moglie ed io siamo andati a letto. Abbiamo incominciato ad accarezzarci,massaggiarci. bacini ecc... la questione è che io ero gia pronto, ma proprio in quel momento lei mi dice: ' Adesso non ne ho voglia,amore mio. voglio solo che mi abbracci 'ed io esclamo:'CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE?????????????????????' Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne :' Non sai connetterti con le mie necessità emotive di donna'. che cazzate....il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta.Ho messo apposto gli oli afrodisiaci, ho spento le candele. Ho tolto di disco di Baglioni (che in quei momenti funziona quasi sempre) ho spento lo stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne. sono andato a farmi una doccia fredda x vedere se potevo calmare 'la bestia' e mi sono messo a guardare Discovery Channel a tutto volume per non fare dormire la figlia di mia suocera... dopo un po’ mi sono addormentato.
Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale e mi sono messo a guardare gli orologi mentre lei si provava tre modelli carissimi di Armani.
Come tutte le donne non sapeva decidersi, così le ho detto di prenderli tutti e tre. A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe nuove da mettere con i vestiti. 350 euro al paio. le ho detto che andava bene. Di li siamo andati nella sezione casual dalla quale ha preso un piumino ed una borsa di Louis Vuitton. Era così emozionata!
Credo che pensasse che fossi diventato pazzo, ma ad ogni modo le ha prese lo stesso. Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnellino corto da tennis. Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a tennis. è rimasta shockata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva.
Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo, che ha cominciato a chiamarmi con i nomignoli più affettuosi e stupidi che le donne usano.
'Cucciolone mio', 'topolino amoroso' e così via. siamo andati alla cassa a pagare.
E’ stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto: 'no amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto questo'... se aveste potuto vedere la faccia, divento pallida quando le ho detto :'voglio solo che tu mi abbracci'. Sembrò quasi che stesse per svenire, le si è paralizzata la parte sinistra del corpo, le è venuto un tic nervoso all'occhio.
A questo punto le ho detto :' non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo'.

SCRIVI IL TUO FINALE.

A questo punto lei lo ha guardato con odio, come solo forse tre persone su cento sanno fare. Lo ha odiato serrando le labbra ed increspandole leggermente. Come a voler trattenere ancora un po’ l’intrattenibile.
Ha estratto dalla borsetta Gucci (per lui era comprata dai cinesi. Lo sfigato…) una pistola Glock 9mm non rintracciabile e lo ha giustiziato con tre colpi. Due al torace ed uno in piena fronte. In poco più di un secondo.
Prima di incontrarlo e cambiare completamente vita era un’assassina prezzolata. Una con cui è meglio non scherzare. O almeno così la pensavano i 37 uomini intenti a guardar crescere le margherite.
Dal basso.
E per lui aveva addormentato le sue abilità. Aveva imparato a stirare e a sopportarne la petulante madre capace solo di criticare. Ma lo aveva fatto per il suo modo d’essere così vulnerabile. O almeno questa era la storia che si raccontava a letto per prendere sonno circondata dalla banalità.

In un istante ha in mano la carta di credito e paga con sicurezza innata. Sicurezza che lui non ha mai colto. Lo sfigato…
Scavalcando il cadavere lo ha schernito:” A letto Baglioni? Solo Miles Davis mi fa bagnare. Sfigato.”
Poi è uscita dal negozio con inceder fiero. Quasi sprezzante.
Lo faceva mentre la radio del negozio diffondeva “The Girl From Ipanema” come nelle migliori commedie con Doris Day.
E le commesse piangevano ammirate pensando ai compiti dei figli e alla cena per il marito che le attendevano a casa.

martedì 30 ottobre 2007

Die Hard



Non potevo astenermi dal copia/incolla una volta scovata su internet.

Remember when we first met John McClane?
Argyle picked him up from the plane,
And took him down to Nakatomi Tower...
To meet with Holly.

He came to get her back and to be her man,
But Hans and his buddies fucked up the plan,
And that's about when everything went sour
At the Christmas party.

And the terrorists were over-zealous,
But it was sweet when they killed Ellis!
And, with a little help from Allen,
John McClane kicked ass!

We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die as hard as we can!

No one dies harder than John McClane,
Even when his wife's stuck on a plane
About to crash into the Potomac River...
On the eve of Christmas.

And airport security kicked him out,
But John McClane is just too damn proud,
And nothing could have made him not deliver...
'Cause that's his business!

And with a lot of fights and gunplay
He blew that plane up on the runway.
And, with a little help from Allen,
Holly's plane could land!

We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die as hard as we can!

Yippee-ki-yay, motherfucker!

No one dies harder than John McClane,
Saving all the passengers on the train.
But Simon wasn't clear with his intentions:
It was just a distraction!

And there was no way McClane could know
That Hans Gruber was Simon's bro.
And that's what made it "Die Hard: With A Vengeance"
With Samuel Jackson!

And the good cop wouldn't miss this,
Even though it wasn't Christmas.
He didn't get any help from Allen...
But only in part three!

We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die as hard as we can!

Finally we're back with John McClane
Now we got a choice, and the choice is plain:
We can live free or we can die hard,
As hard as we can.

From taking on a terrorist he's never met,
To taking on an F-35 jet,
With the greatest car explosions by far...
This sure looks sweet, man!

And we know what the basic gist is:
There ain't no Allen, and it's not Christmas.
We don't know but we're pretty sure that
John McClane kicks ass!

We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die, die hard!
We're gonna die, die, die as hard as we can!

Yippee-ki-yay, motherfucker!

GuyzNite

lunedì 29 ottobre 2007

Ne voglio due, me le può incartare?

Ieri sera ad orari improbabili stavo guardando Rai Tre (roba da comunisti).
E proprio ieri è iniziata la nuova stagione di "Parla con me" presentato da Serena Dandini con Dario Vergassola.
Ospite della serata anche Sabrina Impacciatore, famosa attrice italiana nota ai più per aver fatto Lara Croft in Ciro ormai anni orsono.
Già mi era simpatica e mi colpiva col suo fascino "Vittiano" (da Monica Vitti che poi non capite) ma ieri sera ha esagerato.
Ha esordito l'intervista raccontando che quando è giù di morale indossa delle ali scelte fra le varie paia che possiede e svolazza per la casa. E già qui.....
Ma il bello è arrivato quando incalzata dalle domande di Vergassola si è sdraiata sul divano, gli ha infilato lo stivale sotto il naso e gli ha detto: "Leccami il tacco!"
Per la prima volta da quando seguo il programma il comico si è zittito senza saper continuare.
E io ho una nuova eroina.

E naturalmente l'avrei leccato

Zampetti salumi perfetti

Apprendo stamane che purtroppo ieri è scomparso Guido Nicheli noto a tutta la mia generazione come il Commendator Zampetti dei Ragazzi della 3a C.
Lo ricordo con La Parola:

Taaaaac

domenica 28 ottobre 2007

The Company

Un'altra bellissima miniserie. Usciti questa estate in America e che purtroppo ho guardato solo questo week-end.

"The Company" narra fra realtà e finzione la storia della C.I.A. dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
In una storia generale che attraversa i tre episodi (le vicende di tre amici arruolati su fronti opposti e costretti a sopravvivere fra mille doppigiochi) si incastrano vicende reali che hanno scandito la storia. L'occupazione straniera a Berlino, la rivoluzione ungherese, la Baia dei Porci e le affiliazioni con la mafia per uccidere Castro, il Vietnam e la caduta del muro di Berlino con l'avvento di Eltsin e la prima guerra del golfo.
A fare da cattivi maestri ci pensano tre grandi vecchi, un colonnello del K.G.B., un analista della C.I.A. ed un agente operativo sempre dell'Agenzia.
Il cast è di tutto rispetto con Chris O'Donnell (Batman e Robin, Profumo di donna), Alfred Molina (Spiderman 2) e Michael Keaton (Batman, My Life, Beetlejuice) e svariati comprimari notevoli fra cui figura anche un (per me) sorprendente Raul Bova nella parte di un controrivoluzionario cubano (recita in inglese e deve far notare l'accento essendo cubano risultando a mio avviso molto meglio così che in italiano).

Atmosfere fumose negli anni '50 e fredde per gli '80, poca retorica e forse solo alla fine un eccesso di fantapolitica che prende il posto al cinismo che preferisco.
In lingua originale con sottotitoli.

"Siamo tutti sperduti in una desolazione di specchi."

Mi piace? Voglio gli occhiali da G-Man.

Meltingpot Osmizza

Giuro.
L'ho sentito.
Avevo bevuto un po' ma giuro di averlo sentito.

Ho sentito un cinese cantare in triestino.

Dopo "L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente".
"L'accento di Wen terrorizza anche Medeazza".

sabato 27 ottobre 2007

Quello che i Prins non dicono (a volte)

All'amica macellaia:
"Penso che se passassi qua dentro tutte le ore che ci passi tu infilerei una mano in un coniglio e l'altra in un pollo e inscenerei un teatrino per i bambini. Magari così attiri nuovi clienti..."

Alla zia:
"Questa settimana hai fatto visita alla nonna? Era il compleanno del nonno e l'hai portata in cimitero? Sulla torta al posto delle candeline avevi messo i lumini rossi?"

Alla prof:
"E' vero, Gino Strada è spesso in televisione. Sarai felice, magari partecipa come tronista dalla De Filippi"

A Bruno Vespa:
"Trovo positiva solo una cosa in 'Porta a Porta' dopo la morte di Pavarotti: Nicoletta Mantovani è decisamente più sexy di Annamaria Franzoni!"

Alla sorella:
"Sei sicura su chi sia il padre del bambino della migliore amica di Andrea? Quando è nato era completamente calvo..."

Al Prins:
"L'evento più eccitante del tuo week-end è il cambio dell'ora."

The Kill Point

Pittsburgh.
Un commando di esploratori reduci da Iraq e Afghanistan prende parte ad una rapina lampo ad una banca.
Qualcosa va storto, devono rientrare e prendere in ostaggio i clienti ed il personale. Intervengono polizia e fbi.
I soldati sono comandati da un ex sergente (John Leguizamo) condannato alla Corte Marziale per aver disobbedito ad un ordine e aver salvato così la vita ai suoi uomini che ora lo seguirebbero fino all'inferno. Il capo negoziatore (Donnie Wahlberg) è un ex insegnante con il pallino della grammatica e il record di nessun ostaggio ucciso durante il suo servizio.
Dentro la banca c'è la figlia di un miliardario senza scrupoli disposto a qualsiasi cosa per tirarla fuori.
Fuori dalla banca ci sono gli altri componenti del plotone pronti a salvare i loro commilitoni ad ogni costo.
Inizia così la guerra di logoramento fra chi è dentro e chi è fuori.

Devo dire che questa miniserie di 8 episodi mi è piaciuta veramente un sacco. Quando è uscita non l'avevo badata ma mi son dovuto ricredere. Ricca di adrenalina me la sono guardata tutta in due giorni. Gustata rigorosamente in lingua originale coi sottotitoli.

"Un proiettile se non viene sparato è ancora un proiettile?"

Mi piace? 1013 Forever!

venerdì 26 ottobre 2007

I miei eroi

Il più grande commentatore sportivo di sempre.
Dan Peterson.
Il coach dall'accento inconfondibile.

Mamma butta la pasta!

giovedì 25 ottobre 2007

The delle cinque

Prima d'andar via dall'units oggi c'è stato tempo per una merenda di gruppo.
Forte delle torte avanzate dalle ultime due cene s'è fatto merenda fuori dall'aula studio.
Hanno partecipato Matteo (che così mi perdona per le mancate parate), Marlene (no, no io non mangio...va bene, ma solo una fetta, anzi due), una biondina dotata di un paio di occhiali stile d.p.i. notevoli, quello che potrebbe essere il suo ragazzo, Anna (solo mezza fetta che ho mangiato tantissimo) e quella che m'ha dato più soddisfazioni di tutti: Veronica (tre fette e un "sei il mio eroe" detto coi denti sporchi di cioccolata, da antologia...).
Si ringraziano Marlene per la torta al cioccolato, Francesca per la Sacher, il mio amico Paolo per lo strudel alla grappa invece che alle mele (non preoccuparti guanto duro...) e Livietta che, andando a lezione di Zaccaria (inutile), ha fatto sì che ce ne fosse anche per gli altri.

mercoledì 24 ottobre 2007

23 Ottobre 2007


Vediamo se trovate un argomento capace di sottrarre a questo lo scettro di miglior post di sempre.
Ieri sera cena con amici.
Squilla il telefono.
"E' nata la bambina dell'Alu e della Maria!"

Si chiama Sara.
Da quel momento mi si è fottuto il cervello.
Ho un cazzo di sorriso ebete in faccia permanente.
Sono contento come solo chi non sa le cose può essere.

Ho telefonato al "maestro" Alessandro per felicitarmi. Era su un altro pianeta.
Sono sicuro che sarà un padre favoloso, con chili di polso ma ancor più di bontà.
Sono sicuro che non mi deluderà. I fratelli maggiori non lo fanno mai.

E sono strafelice anche per la neomamma Maria. Mia collega di sax e di pettegolezzi a prove. Sei stata bravissima.


Nota1: ho telefonato anche alla nonna Nives (quella della crema...) per glia auguri a lei e al nonno Daniele (il controllore dei treni coi baffi). E mentre parlavamo ho pensato alle coincidenze. Una dei commensali si chiama proprio Sara e stavamo mangiando per dolce i cjalcions fatti dalla Nives.

Nota2:Vado a squartare un cervo con la motosega che altrimenti dite che mi son rimbambito.

martedì 23 ottobre 2007

Meltingpot Supermarket

In coda alla cassa del supermercato.
Davanti a me c'è un ragazzo di colore. Compra 10 pacchi di riso.
Totale 10.90€.
Il ragazzo tira fuori 15€.
Cassiere:"Hai un euro?"
Ragazzo:"Come?"
Cassiere (urlando e scandendo le parole neanche parlasse ad un cane):"Hai tu un (accompagnato dal gesto col dito, per fortuna il pollice...) euro?"
Ragazzo:"No, ho solo 5€"
Allora:
1-il ragazzo può non aver sentito la domanda, ma perchè urlare in quella maniera e non ripetergliela come a me quando ho la testa su un altro pianeta?
2-il ragazzo può non aver capito perchè non conosce bene la lingua, allora perchè urlargli? Se non ha capito non vuol dire automaticamente che è scemo (e anche se fosse scemo non avrebbe senso urlargli).

NB: le stesse scene si ripetono, al contrario, all'estero. L'italiano che se ne stracatafotte di imparare una (UNA) lingua straniera e quando l'indigeno non lo capisce ripete la frase più volte aumentando solo il volume e i gesti. Se non ti capiscono magari la cosa dipende da te. Ed il gesticolare in metà delle culture estere è considerato mancanza di rispetto e maleducazione. Ma che ti frega, stai urlando per avere gli spaghetti al dente...

lunedì 22 ottobre 2007

Continuando con le ragazze...

Continuando con le ragazze che mi piacciono in questo periodo rilancio con Amy Winehose.
Cantante inglese con una canna che definirei notevole. Voce profonda e uno stile soul niente male.
Aggiungo che in questo ultimo periodo è stata arrestata un paio di volte per droga.
Quindi leccare lei sarebbe anche meglio che leccare un rospo.

Mi sa che leccare lei è comunque meglio che leccare un rospo.

venerdì 19 ottobre 2007

Dichiarazione d'amore

Dottoressa Lisa Cuddy io ti amo.

Ogni commento su aspetto fisico, temperamento e gran gusto nel vestire risulterebbe superfluo.

Piccolo spunto: perchè se House fa lo stronzo, il cinico e tratta male le persone è un figo mentre se lo faccio io sono uno stronzo, cinico e tratto male le persone? Devo zoppicare?

martedì 16 ottobre 2007

Mi bacio l'anello da solo

Oggi ho fatto una cosa che non avrei mai creduto possibile in vita mia.
E mi sento bene. Decisamente bene. E ne sono fiero.

Come ben sapete in bar h3 c'è un biliardino. Ci si passa abbastanza tempo ogni giorno.
Con l'inizio dei nuovi corsi fra le giocatrici è comparsa anche una ragazza.
E che ragazza.
Tralasciando il fatto che se la cavicchia, passiamo al sodo.
E di sodo ce n'è molto.
Diciamo che è la classica ragazza su cui ricade la mia naturale ed istintiva attenzione.
Appariscente, capello selvaggio, bocce da paura e anche un bel culo. Se poi aggiungiamo che solitamente sceglie di indossare solo un indumento fra maglia e pantaloni...
Sono stato volgare? Dovreste sentire come parla lei. Dice frasi del tipo: "Me la puoi toccare?" (quando la pallina staziona in una zona morta del campo - ma io sono malizioso...) e questa è l'unica frase che forse non è da censura... E lo dice fra un sorso e l'altro delle mille birre che si scola giornalmente. O da una delle pose plastiche che assume. Pose plastiche che si vedono solo in film da intenditori.
Intenditori molto adulti.
Diciamo che se dovessi spiegare meglio il suo atteggiamento lo farei così:

Non è una di quelle ragazze che quando si presenta ti porge la mano moscia. Lei la mano te la stringe con vigore. E con quella libera ti stringe le palle. E all'orecchio ti sussurra: "E' questo quello che stai cercando vero?". E tu le rispondi con un filo di voce: "Si, sarò il tuo schiavo..."

Bene, io oggi l'ho mandata a cagare davanti a tutti i presenti.
Vedi cocca in tutte le occasioni anche solamente concepibili dalla mente umana tu sei e saresti la più figa.
Tranne che in un caso. Uno solo. Un solo piccolissimo e remotissimo caso.
Ad un tavolo da calcetto. Là, in bar h3, il figo sono io.
E nonostante sia bello festeggiare la vittoria con te piuttosto che con il gatto, sono gli altri che ci chiedono di giocare. A me e a Teo. Siamo noi i tronisti del soppalco. Ed infatti sei stata tu a chieder di far coppia. Quindi non accampar scuse se poi, nonostante i miei consigli, perdiamo perchè non sai coprire una diagonale. Sempre quella. Vaffanculo, si gioca per vincere non per beneficenza.

Quando sono uscito dal bar mi baciavo l'anello da solo.
E dopo cinque minuti mi davo dello stupido.

lunedì 15 ottobre 2007

Il bello e la bestia


In questi ultimi giorni sui giornali se ne è parlato tanto.
Della sfida fra il bello Jonny Wilkinson e la bestia Sebastien Chabal.
La sfida valeva l'accesso alla finale. E proprio grazie ai piedini fatati dell'inglese la sua squadra ha ottenuto l'accesso alla finale.
Ma perchè tanto clamore? La sfida era decisa in partenza. I belli vincono sempre.
Anche se però mi preme porre una domanda: vi trovate di notte in un vicolo buio di Pontebs, si avvicinano dei locali alterati, le intenzioni non sono quelle di invitarvi ad un the con la regina. Chi vorreste al vostro fianco?
Per me questa è una sfida decisa in partenza.

domenica 14 ottobre 2007

Confesso

Sulla via del diventare adulto sono pronto ad un nuovo passo.
Dopo lo "scusa".
Dopo il "mi sono sbagliato".
E' venuto per me il momento di dirlo.
"Sono stato battuto".
A parole.
Ieri sera, in piazza Unità.
Ora potrei attaccarmi a degli stupidi alibi come le birre, ma non lo farò.
Spero che quella persona non se la prenda ma la mia reazione alla sconfitta non poteva essere signorile. Sapete come sono fatto. Ma ora la ammetto e mi rimetto alla clemenza della corte.
Il suo: "Ma lo vedi che allora mi giudichi? Hai giudicato la mia reazione come se me la fossi presa..."
SBAM
Montante alla punta del mento. Massima leva rispetto al cervelletto. Colpo da k.o.
Battuto su tutta la linea.
Chiedo però l'onore delle armi. Mi è concesso? Dai...

sabato 13 ottobre 2007

Nuove avvisaglie d'invecchiamento


Stavo cercando nel cassetto della scrivania. Avevo detto a Teo: "Ma io ne ho uno, se vuoi te lo presto..." E invece non c'era.
Mi sa che l'ultima volta che ho riordinato l'ho buttato via.
Sto parlando del coltello butterfly, o se preferite balisong.
Lo sceneggiatore Diego Cajelli ha più volte parlato del su periodo passato con infilato nei pantaloni un nunchaku. Ogni giorno, dietro la schiena, come Bruce Lee.
Io avevo il butterfly con la lama nera. Non lo portavo sempre con me, ma aprirlo col movimento di polso era una figata. Come era una figata aprirlo e richiuderlo a ripetizione rischiando di affettarsi le dita ogni volta. Me lo aveva affilato in seconda superiore un mio compagno di classe che poi si era ritirato.
Se l'ho buttato inconsciamente mi sa che sto veramente crescendo.

Controllino in soffitta. La stella ninja è ancora conficcata nella trave.
Sto crescendo. Ma senza fretta.

Death Proof + Planet Terror

Allora, i gusti son gusti.
Ma dopo averli visti entrambi al cinema posso affermare: due capolavori.
Tralascio tutte le disquisizioni sui generi e le tecniche e gli effetti ricercati che hanno riempito i giornali quando sono usciti.
Vengo al sodo.
"Death Proof" è più lento, dialogato, e secondo me una dichiarazione d'amore alle donne con le palle che mi trova in totale accordo con Tarantino. Naturalmente ricco di riferimenti fra cui sottolineo il rimando alla "pancia sexy" nominata in "Pulp Fiction" e alla scena feticista col piede di Rosario Dawson. E poi c'è Rosario Dawson e quindi per me il film partiva già da voto 8 e poteva solo salire.
"Planet Terror" è un'iniezione di adrenalina. E' spatterissimissimissimo. Ci sono chopper, hot-rod, coltelli butterfly, Bruce Willis, sceriffi texani, barbeque, siringhe, pustole, e la tizia senza gamba è...wow. Vi anticipo solo che il soldato Tarantino vuole stuprarla ma non ci riesce perchè cade a pezzi. E i pezzi gli cadono da in mezzo le gambe.

Mi piacciono? Quando escono compro i DVD e vi obbligo a guardarli.

Con o senza?

Essendo ancora indeciso sul da farsi lo chiedo a voi.
Prins buono con la barba come vorrebbero Lucchha e Davide o Prins cattivo senza barba come vorrebbero Sango e Giulio?
Cristiano ha parlato invece di una certa somiglianza con un animale tipo orsetto lavatore o non so che roba.....ma lui sta inesorabilmente impazzendo.
Poi magari sarà solo la voglia a decidere.
O il freddo.

venerdì 12 ottobre 2007

Ride Forever

I was born north of Great Slave, 1898
And I rode near all my life on a ranch near Devil's Gate
And I've seen this world about me bend and flip and change
Hey, it feels like rain -- that's a thunder cloud
We'll, I've been called a coward, but I've seen two World Wars
And I lost my son, Virgil, my Korean reward
And my Lucy died last summer -- you ask me if I cry?
Hell, I'll show you tears, they're all over this ground
They're falling from these blue Alberta skies

But I'm going to ride forever
You can't keep horsemen in a cage
Should the angels call, well it's only then
I might pull in the reins

They tell me I'm an old man, they tell me I am blind
They took my driver's license, this house ain't far behind
I say jump back all you big suits 'cause you've got something wrong
I ain't gone, no, I ain't gone
I am still breathing and I still have my pride
And I have my memories, your life, it never dies
Like the wind that blows in thunder
Or the stallion on the fly, I got it all
And I'm standing tall underneath these blue Alberta skies

And I'm going to ride forever
You can't keep horsemen in a cage
Should the angels call, well it's only then
I might pull in the reins

So I say to all you old men, don't let yourself get broke
If you think the world's gone crazy
And it's scratching at your throat
It's time to dust off that old saddle, get it on a horse
Kick up your spurs, we're gonna run like stink
We're gonna tear across these blue Alberta skies

We're gonna ride forever
You can't keep horsemen in a cage
Should the angels call it's only then
I might pull in the reins.

Paul Gross

Questa canzone fa parte della colonna sonora di un telefilm ormai vecchio di un po' di anni: "Due South".
Il genere non è proprio il mio tendendo al folk-country ma per me è veramente bella, sia come testo che come musica. Poi parla anche del Canada...
You can't keep horsemen in a cage.

martedì 9 ottobre 2007

Barber Shop

E’ uno di quegli eventi rari.
Una, due volte l’anno. Massimo tre.
Si comincia sempre con una passata di accorciacapelli elettrico. Alzo zero. Per togliere il superfluo. Lascia più lunghe solo le due basette. Come i corridoi degli alberghi, con moquette. Sotto il labbro inferiore la mosca. Un sottile triangolo che fa molto musicista cool. Ormai ti devi aggrappare alle apparenze. Una volta un amico ti disse che sembrava una voglia. Non hai mai capito bene cosa intendesse…
Un risciacquo dalle setole recise e si può iniziare il rituale.
Acqua calda. Veramente calda. Una prima lavata per aprire i pori ed ammorbidire una barba abbandonata a sé stessa. Poi un’insaponata a fondo. Compiendo movimenti circolari, sempre per ammorbidire. E’ questo il segreto del nonno con la pelle sensibile. Te l’ha svelato che eri ancora alle medie. Poco tempo dopo che eri stato scoperto ad usare il suo bilama blu dimenticato in bagno dopo l’ultima visita. L’avevi usato sui primi baffi. Se ricordi bene avevi avuto anche la classica idea geniale. Il dentifricio al posto della schiuma da barba. Aveva dimenticato solo il rasoio, il sapone se l’era riportato a casa. Autarchia potresti definirla. O più semplicemente stupidità. Ricordi come bruciava sulla pelle? Più del vento la mattina d’inverno. Come l’acqua minerale dopo le caramelle balsamiche.
Ora è il momento della schiuma. Agita per bene la bomboletta. Non è uno di quei gel avveniristici. E’ la classica lattina bianca col tappo rosso. Per giunta ha veramente pochi chilometri. Per quel che la usi… Dai una spruzzata di prova e agitala ancora un po’. Ancora un po’...ecco, può bastare così.
Insapona tutto il viso. Sempre con movimenti circolari. Anche dal basso verso l’alto. Asporta la schiuma in eccesso pronosticando le future passate di rasoio. Con il dito umido pulisci le zone che resteranno lunghe. Anche questo è un trucco del nonno materno. D’altra parte tuo padre non l’hai mai visto senza barba. Neanche in fotografia.
Finalmente puoi scartare il rasoio che ti è arrivato in regalo per posta. Il meglio che c’è sul mercato. O almeno così sostiene il mercato. Cinque lame più una. Non potevi resistere. Come la mattina di Natale. Dovevi usarlo. Almeno una volta. Per poi stufartene subito e dimenticarlo sulla lavatrice.
Prima passata: il pelo. Dall’alto verso il basso. Movimenti fluidi e leggeri. Non è difficile.
Reinsaponatura. Sempre circolare.
Seconda passata: il contropelo. Dal basso verso l’alto. Movimenti corti e ripetuti. E’ questa la fase più difficile. Stai calcando troppo! Lo senti il rumore? Sembra del velcro che si strappa. Forse cinque lame sono troppe. O forse basterebbe una mano più leggera. Purtroppo la mano non la puoi scegliere sugli scaffali del supermercato. Hai quelle e quella ti tieni, cambierai rasoio.
Passa la mano bagnata sulla superficie ormai liscia. Una persona cool userebbe smooth per definirla. Senti le ultime asperità e correggile prima che la pelle si asciughi.
Un’ultima lavata ed una passata d’asciugamano. Ora sì che è veramente smooth.
Ora il momento che t’appartiene. Hai provato di tutto. Dopobarba classici. Con alcool. Senza alcool. Creme idratanti. Gel aftershave. Qualsiasi cosa. Per poi arrivare alla conclusione più semplice. La crema nella latta blu. Quella che a casa chiamano la crema Nives. Per l’assonanza con la Nives. La signora che ti guardava da bambino e usa quella stessa crema come rimedio universale. Non lesinare, domani ti ringrazierai.
Guardati allo specchio.
Sembri un redivivo Marcel Marceau. Sembri quella maschera francese, come si chiama... Al posto della lacrima nera hai una goccia rossa di sangue. Un taglietto ci può stare. Lo fai solo due volte l’anno. Ma la tecnica non l’hai persa.
In fondo il nonno è stato un buon maestro.

lunedì 8 ottobre 2007

Versi offresi

In questi giorni mi son stati chiesti dei versi a fin di bene.
Regalo questi a tutti quanti:

Mama take this badge from me
I can't use it anymore

Secondo me dicono tutto.

ps: e tu con chi stai? con lo sceriffo Garrett o con il Kid? Io non ho dubbi...
pps: se servono chiarimenti per il post chiedete pure. O datevi da fare con internet.


Like Van Basten


Dopo aver abbandonato la carriera agonistica anni orsono, vedo stroncata anche la mia fiorente carriera da amatore (nel senso di giocatore amatoriale, che credevate...)
Oggi pomeriggio mi è esploso l'avanbraccio sul primo gol della giornata.
Ho continuato comunque nonostante facesse un male boia.
Ora se tocco il gomito mi fa male l'indice. Sarà grave?

Penso di essere l'unico al mondo capace di infortunarsi giocando a biliardino.

domenica 7 ottobre 2007

Una notte d'inverno

Una notte d’inverno era venuto tempo di caccia
D’inverno, come ben sapete, il cibo nella foresta scarseggia sempre. Questa volta però non era una questione di fame. Era solo per assaporare il gusto del sangue. L’occasione di ripagare un presunto torto. L’occasione di farsi quattro risate.
A quel tempo il lupo faceva ancora parte del branco. Quella sera erano solo in tre. Solo…
C’erano lui, il lupo con la forza ma non la ragione e il lupo senza morale.
Il nostro lupo ormai lo conosciamo già e sappiamo di cosa è capace. I suoi due compagni invece meritano una degna introduzione.
Il lupo con la forza ma non la ragione era…come dice il nome…con tanta forza e poca ragione. Ma state attenti, ragione non intelligenza. Quindi badate bene bambini, era capace di qualsiasi cosa quando se lo metteva in testa. Ed i suoi muscoli e la sua scaltrezza di certo non gli erano d'impiccio.
In questi ultimi anni è stato visto girare in compagnia di una cagnolina di razza, dal biondo pelo civilizzato. Anche nel suo caso le malelingue dicono che s’è rammollito davanti al focolare domestico. Ma, se volete un consiglio da amico, non credete alle malelingue. Ci sono certe sere, magari quando è reduce da una caccia solitaria nei boschi che le sue zanne nel buio spaventano come in passato.
Il lupo senza morale invece aveva percorso il sentiero al contrario. Quando era un cucciolo era tutto tana e fuoco scoppiettante. Poi, con lo scorrere dell’acqua nel fiume era cresciuto, diventando un fine cacciatore. Anche lui non era carente dal punto di vista fisico ma la sua piccola stazza lo aveva portato ad acuire la furbizia. Aveva imparato subito l’arte del baro e se non sei uno del suo branco stai molto attento. Guarda sempre le sue mani e le sue carte. E guardati le spalle.
Lui non ha mai ceduto all’avanzata dell’età e alla ritirata dei boschi in cui spadroneggiare. “Qua non c’è posto per me? Va bene me ne trovo uno nuovo e solo mio”. Nell’avvicendarsi delle ultime otto stagioni ha cacciato nelle fredde foreste dei balcani e fra le aride rocce delle alture mediorientali. Per lui il gioco non è ancora finito.

Allora bambini, vi hanno spaventato questi animali feroci? No? Siete sicuri? Perché la maestra invece un po’ di paura ce l’ha. Ma se siete voi a volerlo, continua la storia. Va bene…

Come ho già detto quella sera erano in tre. Ma avrebbero dovuto essere in quattro. Con loro in quel periodo girava un meticcio. Un mezzo lupo. Anzi, un cane che avrebbe voluto essere lupo. O forse, col senno di poi, un cane che aveva paura di essere lupo. Usciva con loro raramente, e quando lo faceva doveva essere pregato per ore, o rapito con una scusa banale. Anche quella sera si era tirato indietro, era rimasto nella tana. Ma quella sera era stato avvisato. “Non esci con noi? A pagare saranno le galline a cui devi fare la guardia...”
La serata per i tre lupi passò in fretta. Segnata da sguardi da duri con gli animali delle altre vallate. Sguardi induriti da torrenti di sidro.
Prima di andare a dormire però decisero di mantenere la parola data. Si avvicinarono silenziosi alla tana, l’aggirarono e si appostarono fuori dal recinto delle galline. I loro occhi ormai erano abituati alle tenebre, riuscivano a scorgere ogni particolare nonostante l’oscurità. E proprio grazie a questa loro dote videro un’ombra strisciante uscire dal gallinaio e scomparire nel bosco adiacente. Passato il fruscio che accompagnava l’ombra gli unici rumori udibili erano le grosse zampe che fremevano sul terreno ghiacciato e il loro respiro. Respiro confermato dalle nuvole di vapore che uscivano dalle fauci.
La porta di rete si aprì con facilità, nell’oscurità si distinguevano chiaramente tre galline accovacciate nell’angolo più lontano. Due di loro appena sentirono il pericolo cercarono di scappare nel cortile. I lupi le lasciarono andare. La terza invece non si muoveva, era immobile, impassibile davanti all’inevitabile.
“Prendi quella che sta dormendo”
“Guarda che secondo me è già morta”
“Ma no, sta dormendo, prendila” il lupo senza morale la prese e iniziò a scuoterla.
“E’ morta, te lo dico io” e per sottolineare la sua teoria la lasciò cadere a terra. La gallina toccando terra emise un suono sordo. Come quando un sasso cade sul prato. Solo che ora duro e soffice erano invertiti.
“Mi sa che hai ragione, è morta veramente”
“L’ombra che abbiamo visto doveva essere la faina. Le abbiamo rovinato lo spuntino notturno proprio sul più bello”
“Già, deve essere scappata quando ci ha sentito arrivare. Ora cosa facciamo?”
“Andiamocene, per questa sera una vittima basta e avanza”
“E le altre galline che sono scappate?”
“Lasciamole libere al loro destino…”

sabato 6 ottobre 2007

Reverse Graffiti



ARTE.

Dedicato a tutti quelli che almeno una volta hanno scritto il proprio nome su un muro.

venerdì 5 ottobre 2007

Libro Quore

Sarà perchè nell'ambiente ci son cresciuto.
Sarà perchè di insegnanti pietosi ne ho avuti a bizzeffe.
Sarà perchè ne ho avuti anche di buoni.
Sarà perchè ogni tanto ne incontri di ottimi.

Secondo me abbiamo raggiunto la farsa. Il surreale. L'indescrivibile.
Ho capito che siamo un povero paese del terzo mondo ma almeno là hanno i missionari. Con una missione. Lo dice anche il nome.
A Pontebs è tempo di nuovi insegnanti per la scuola media.
E da ultimi arrivati avanzano pretese. Parlano di diritti ma mai di doveri.
Ormai il posto viene accettato in base all'orario:
"Guarda io vorrei lavorare dal martedì al giovedì, senza pomeriggi, entrando alle 10:00 ed uscendo alle 11:00, altrimenti non so se accetto..."
Ma e la disoccupazioe? Ma e la gavetta? Ma perchè questo lavoro?
"Dai su vienimi in contro, vengo da Paularo, da Gemona, da Feletto, mica come te che sei del posto. E' facile parlare abitando a Pontebs..."
Cosa? COSA? COSA?
Tralasciando la prof che a Pontebs c'è venuta da Monfi prima del terremoto. Ma...
Il prof Muto? da Gorizia, la prof Maffeo? da Udine, la prof Freschi? da Udine, la prof Floramo? da Udine, e questi erano i trasfertisti giornalieri.
La prof Brigandì? da Messina, la prof Minniti? da Reggio Calabria, il prof Caruso? da Napoli, la prof Distefano? da Catania, tutti dei poveri scemi (o a questo punto dei morti di fame) che si son trasferiti per lavorare.

E sorvolo sul parroco che si reca a scuola per chiedere agli studenti perchè non vanno a messa o a catechismo.
Sarebbe sparare ad uno che caga.

Come devono essere le figure di merda?

Lo sanno tutti.
Devono essere palesi.
E in questo sono sesto dan. Maestro jedi. Papa e patriarca di Costantinopoli.

Arrivo col treno in quel di Pontebs.
Decido di farla a piedi. Finchè c'è bel tempo...
Cammino sul ponte, lascio alle mie spalle Pontaffel.
Scendo via Roma.
In macelleria c'è la mia amica. Entro per gli ultimi aggiornamenti.
I minuti passano leggeri, fra il resoconto delle sue vacanze in Puglia e le ultime love stories.
Entra la maestra che avevo in prima elementare. Ci sente parlare di scuola e mi chiede dell'università.
Maestra: "Eh, quanto tempo è passato...l'altro giorno avevo in mano delle foto di voi da bambini. Però è strano, eravate uguali ad ora, solo più piccoli. Quanto tempo"
Prins: "Proprio...per esempio TU quanti anni hai, ne avrai almeno quarantacinque" rivolto alla mia amica macellaia che ne ha ventinove.
Maestra: "Esatto, ne ho proprio quarantacinque! D'altra parte son passati vent'anni!" maestra stizzita pensando che mi rivolgessi a lei (Sono forse vecchia? e sto TU spavaldo?).
Macellaia: "..." sta zitta, non può parlare e contemporaneamente trattenere le risate che la sconquassano dentro. Gli amici...
Prins: "Ehm...ma io...ehm...'derci..."

Ma dico io, che probabilità c'erano di beccare precisamente la sua età?
Che poi secondo me ne ha di più.

martedì 2 ottobre 2007

Little Wing

Well shes walking through the clouds
With a circus mind thats running round
Butterflies and zebras
And moonbeams and fairy tales
Thats all she ever thinks about
Riding with the wind.
When Im sad, she comes to me
With a thousand smiles, she gives to me free
Its alright she says its alright
Take anything you want from me, anything
Anything.
Fly on little wing,
Yeah yeah, yeah, little wing

Jimi Hendrix
Avevo puntato su di lui.
Ed ha vinto.
Matteo si conferma conoscitore di musica, e di quella che non passa il Festivalbar.
E leggendo il suo commento sento anche l'accento veneto che l'accompagna.
Evito la sparata da annichilito sulla musica di Hendrix. Leggetevi il testo. Ascoltate la chitarra.
Ah, visto che a lui credo di non rompere mai le palle, per far notare la differenza, romperò in maniera inverosimile a tutti gli altri.
Per una settimana.
Ringraziamenti vanno al Totem fregato da google e a Davide che la minchiata me l'ha detta in privato. Per Sango non c'è speranza.

lunedì 1 ottobre 2007

Contest

Bon, domani vado a Ts e non so con che frequenza aggiornerò questa settimana.
Vi lascio con un altro gioco.
Questo pomeriggio ho fatto il disegno qui sopra. E' ispirato ad una canzone, quale?

Se vi va di partecipare usate pure i commenti. Chi vince sarà esentato per una settimana dalle mie rompiture di coglioni. La scusa che il disegno è fatto male non vale.

Ma, ma, ma c'è scritto vibr.....oh Signore!

Wow.
Da oggi ho una nuova blog-frequentatrice.
Per quanto saltuaria.
E che frequentatrice.
Per quanto un po' impressionabile.
E' rimasta scandalizzata dal post "Respiri piano".
Chissà perchè, neanche conoscesse la risposta al quesito.

Chi è? (selezionerò il vincitore, qualcuno parte avvantaggiato)

Stupita da certi miei discorsi? Credevi fossi diverso da tutti gli altri?
Avevi ragione.
Sono diverso.
Sono peggio, molto peggio.
Ma vista la simpatia ti dedico la locandina di un film con Edwige Fenech.

The Unit

Se devo sprecare il mio tempo lo faccio bene.
Giornata di totale scazzo, perfetta per post inutili come questo ed il precedente.

Titty, Tiffy, Tiffy Lou
Love my rifle more than you
You used to be my beauty queen
now I love my M16

Mack Gerhardt

Dal primo episodio della terza serie di "The Unit"

Nutrizione creativa

Tornato finalmente solo a casa festeggio come si deve.
Dopo la finanza creativa di Tremonti una nuova applicazione fantasiosa.

Colazione con pizza avanzata da sabato sera e coca-cola.
Pranzo budino e biscotti a forma di pannocchia.