sabato 9 agosto 2008

Stefano Bollani Quintet



Provate a lavorare d'immaginazione. Dovete costruirlo nella vostra mente.
Una montagna maestosa chiamata Montasio.
Che domina tutto l'altopiano erboso. Sterminato.
E sul prato sorge un palco.
E sul palco suona Stefano Bollani in quintetto.
Magia.

Concerto di circa un'ora e mezza che passa in un lampo: piano, sax, clarinetto, basso e batteria. Ed ancora cori, battute, scherzi (l'imitazione di Allevi è da Oscar) ed improvvisazione folle.
E se oltre ad ascoltarli, li guardi anche suonare, ti rendi conto di cosa veramente vuol dire professionismo. Tutti che ci danno dentro a testa bassa, ma basta uno stacco, un gesto e ritornano all'ovile insieme. E mentre suonano ridono. Cazzo quanto si divertono. E negli occhi gli leggi "stiamo suonando con un genio".

Foto ed autografi di rito.

1 commento:

Anonimo ha detto...

hmmmnnggh, quanto mi sarebbe piaciuto esserci!
avevo un'ottima scusa però: dovevo suonare la sera stessa! :D