domenica 2 marzo 2008

Miserabili (Io e Margaret Thatcher)

Sabato sera: a teatro con Giulia e Matteo.
Vedo per la prima volta Marco Paolini dal vivo. Che dire? Uno spettacolo. Forse lo spettacolo dell'anno in abbonamento. Sicuramente il più bello finora.
Due ore abbondanti di monologo senza pause, di canzoni e musiche (ottimi i Mercanti di Liquore), di giri sul palco con una mini bicicletta.
Paolini ricerca le radici dell'ingiustizia sociale nei tempi più vicini a noi. E facendo questo incontra la lady di ferro capace di distruggere il walfare inglese e di farsi seguire a ruota, in un'ondata di conservatorismo, da buona parte d'Europa. Per farlo gioca su più piani dal micro al macro, dall'operaio Gelindo (da cui ci aspettavamo un'altra scuciarada di sugo sui risi) alla Sony.

Per il bis una sortita nell'attualità (soprattutto mia): "Se ti fai male sul lavoro sei un po' mona, sia se lavori in cantiere sia in missione all'estero. Ma perchè se succede all'estero sei un eroe e hai il tricolore sulla bara mentre se succede in cantiere sei solo mona?"

Prins come mai questa vita mondana?
Perchè concentro tutto in due giorni. Da martedì ho iniziato il tirocinio in cantiere per diventare coordinatore in ambito della sicurezza.
Come mai non ne avevi ancora parlato?
Quando avrò un po' di materiale mi piacerebbe aprire un diario parallelo sull'esperienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'ho visto a novembre. Impressionante, al di là dell'interesse (nonchè delle riflessioni) che suscita lo spettacolo, l'energia che ha Paolini ed il modo in cui riesce a diventare un fulcro globale.

E le canzoni erano fenomenali.