domenica 13 aprile 2008

Domenica mattina

Sono le prime luci dell'alba. Tra pochi minuti dal monte della Abbazia di San Michele Arcangelo comincerà lenta e solenne la processione dei Misteri. Alle prime note della banda una incontrollabile emozione riga di lacrime i volti di migliaia di fedeli. Non sono solo pianti di dolore e di cordoglio per la Passione di Cristo, ma angosce accumulate, nodi e ansie che si sciolgono anche per chi devoto non è.
Il corteo processionale durerà almeno quattro ore lungo stradine e strettoie del paese e l'accompagnamento, soprattutto l'affetto, creato dalla musica della banda sarà indispensabile per abbandonarsi al viaggio, per non sentire la fatica, per vivere la morte come un mistero positivo.
Questo accade il Venerdì Santo di ogni anno a Procida, e analogamente in una moltitudine di paesi in tutto il sud Italia. (*)
Oggi invece è solamente domenica 13 aprile. E dalla processione di donne ogni anno più piccole e uomini curvi non per penitenza si stacca. Invece di girare a sinistra con i fedeli va dritto. Non varcherà il portale della chiesa di Pontebs ma quello della Scuola Media.
Oggi si vota. E nella cabina elettorale Stalin non ti può vedere.
Ma la cabina elettorale non è un confessionale. Nemmeno Dio ti può vedere.
Sei solo con te stesso, al cospetto di passato e futuro.
Non esistono vero e falso. Non è l'esame della patente. Non puoi essere bocciato.

(*)dal libretto dell'Album "Passione-Banda Ionica"

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