domenica 11 maggio 2008

Diritto di scelta

Sabato mattina vado a farmi un giretto in quel della Feltrinelli.
Seba m'ha avvisato che c'è il 20% di sconto e ho già un paio di libri in mente da comprare.
Alla fine i libri saranno quattro. Quattro perchè in questo periodo sto forse esagerando.

Alla cassa scannerizzano i codici a barre e mi caricano i punti sulla scheda (l'unica che ho e l'unica che m'abbia mai dato soddisfazione).
Prima di pagare il cassiere mi dice: "C'è un'offeta se spendi più di xy €, vuoi il DVD de Il diavolo veste Prada a solo 1 (uno) euro?"
Prins: "No."
Cassiere: "Ma è solo 1 (uno) euro..."
Prins: "No, grazie."
Cassiere: "Ok." Guardandomi come se guardasse un bambino che si infila un verme nel naso.

Ora, non ho niente contro la Streep e quell'altra che non mi ricordo come si chiama. E sono sicuro che se guardassi il film anche mi piacerebbe o comunque lo guarderei tutto. Ma perchè prendere qualcosa che non mi interessa? Anche se per un prezzo irrisorio? Perchè rischiare di prendere l'ultima copia e privare qualcuno (qualcuna) che magari lo voleva e voleva approfittare dell'offerta?
Dove voglio andare a parare?
Bisogna finirla con sta storia che se in Italia qualcosa è gratis allora la devi prendere.
Se il numero uno di una qualsiasi collana di libri è in regalo col quotidiano, e non hai intenzione di prendere gli altri 27 a 9 euri e 99, non prendere nemmeno il primo.
A meno che tu non sia un feticista dei numeri uno.
O un genio che riesce a spostare le conversazioni su argomenti che iniziano tutti per A.

Esercita il tuo diritto di dire no. Anche se è gratis.

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