lunedì 25 febbraio 2008

Lo psicanalista

Ebbene sì, finalmente lo ammetto. Molti ne avranno avuto sentore, qualcuno ha collezionato anche gli indizi. Vado dallo psicanalista.
Non è una terapia costante portata avanti settimanalmente per annotare così ogni singolo e piccolo miglioramento, ogni singola tessera dell’immenso puzzle che mi ridarà la sanità mentale. E’ qualcosa di più moderno, più seconda Repubblica. Più specchio dei nostri tempi. Lo definirei quasi un contratto a chiamata visto che si basa totalmente sulle mie esigenze e spesso, ti prego non dirla è pessima, avviene per telefono.
Alla prima occhiata non direste che il mio dottore è un medico, anzi. Gli manca infatti il classico aplomb di chi ha tutti i giorni a che fare con la follia. La sensazione che tutto sta andando a rotoli intorno “ma io so dove andremo a parare”. Dai suoi atteggiamenti traspare invece la sensazione che tutto sta andando a rotoli intorno “ma io non me ne sono accorto”. E forse è proprio questo suo distacco dall’immediato che lo rende così attento nell’analisi dell’astratto. Se lo incontri per strada non puoi sbagliarti, è alto (io direi molto alto ma sono di parte), moro e cammina in modo a dir poco dinoccolato. Secondo un’alternanza ritmica che suona solo a lui. E inizia le scale sempre con lo stesso piede. Una specie di fusione fra le macchie sull’impermeabile del Tenente Colombo e le manie compulsive del Detective Monk. Anche a livello deduttivo. Emblematiche sono le sue risposte ai miei sproloqui spesso privi di interrogativi o le risposte ai miei improvvisi dubbi esistenziali via sms. Alle mie chiamate che esordiscono con un: “Ciao, moralizzami…” ormai spero si sia abituato. D’altra parte io mi sono abituato alle sue risposte zen del tipo: “Durerà ancora molto?”,”La finiamo di dire cazzate?”,”Perché lo dici a me?” Verità che neanche Lao Tzu al massimo della meditazione.
Finora ho trovato i suoi consigli sempre illuminanti e per ringraziarlo voglio dargliene uno io. La prossima volta che ti sfottono per le spalle larghe rispondi che servono a sorreggere una gran testa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Porca puttana! Conosci uno strafigo alto moro spalle larghe e non me lo presenti??? Begli amici, begli amici..

Anonimo ha detto...

Fortuna tua che ormai han chiuso i manicomi 30 anni fa