venerdì 21 settembre 2007

Mani sporche. Incontro con Marco Travaglio

Oggi sono andato a Pordenone.
Senza sbagliare strada.
Ho trovato anche subito parcheggio. E anche il tendone in Largo San Giorgio.

L'avevano fatto anche altre 500 persone prima di me.
Sono rimasto in piedi fuori dal tendone.
Ma almeno io Travaglio lo vedevo mentre parlava.

Forse sull'onda dei V-Day Grilliani. Forse perchè Travaglio è giornalisticamente irresistibile.
O forse perchè la gente vuol sentire un po' di verità.
Fatto sta che c'era tantissima gente, capace di star zitta per almeno un'ora.
Tralasciando i due vecchi alla mia sinistra che dovevano sottolineare ogni intervento con un commento personale. Inutile. Qualunquista. Insopportabile.

Travaglio, questo pomeriggio, ha parlato un po' del suo prossimo libro (appunto "Mani sporche"), del polverone suscitato sui mezzi d'informazione e nel mondo della politica dal V-Day e dell'attualità rivoltante in cui siamo immersi.
Il top è stato raggiunto quando ha risposto all'unica domanda che gli è stata rivolta. Chi lo interrogava lo ha criticato dicendogli che i fatti di cui parla sono opinabili e che fondamentalmente ci ha intrattenuto con della fuffa per tutto il tempo.
Vi lascio immaginere la risposta.
L'ha smontato.

Se vi interessa, "Pordenonelegge" continua fino a domenica.

Al ritorno non trovavo dove avevo parcheggiato l'auto. E mi sono un po' perso in mezzo ai campi.

Adoro i piani ben riusciti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

acci, ci sarei voluta essere ma purtroppo ero implicata in affari inderogabili (leggi: lavoro). In compenso, a pordenonelegge ci sono andata il sabato, NON trovando parcheggio e arrivando, per questo, mezz'ora in ritardo alla presentazione del fumetto di Johnny Cash!
evabbè. Mi ha fatto piacere leggere il tuo post :)